mercoledì, Novembre 19, 2025

Caldo, bollino rosso in 18 città. 2 morti in Sardegna

Italia ancora nella morsa del caldo, con temperature che viaggiano sopra i 35 gradi in molte regioni. In aumento le città da bollino rosso: secondo il nuovo bollettino del Ministero della Salute, dalle 18 di oggi e domani, si passerà alle 20 di venerdì 4 luglio. Si tratta di Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona, Viterbo, Venezia e Pescara. L’anticiclone Pluto continua a imperversare su tutta la penisola, con picchi tra i 37 e i 40 gradi, che si ripeteranno anche nei prossimi giorni. Massima allerta per domani quando i bollini rossi passeranno dagli attuali 18 a 20, interessando praticamente tutti i capoluoghi d’Italia. Temperature roventi che, inevitabilmente, mettono a rischio la salute soprattutto di anziani e persone fragili. Due turisti sono morti in spiaggia in Sardegna, un 75enne di Terni a Budoni e un 57enne di Treviso a San Teodoro, a pochi chilometri di distanza l’uno dall’altro. Un 85enne, invece, è morto per scompenso cardiaco al pronto soccorso del San Martino di Genova dove era arrivato per disidratazione e con comorbidità. Lo stesso policlinico ha registrato una decina di accessi per disidratazione e dinamiche legate al caldo. Tragedia anche in autostrada dove un camionista di 70 anni è stato trovato privo di vita all’interno del suo mezzo fermo in una piazzola di sosta nel tratto dell’A4 Sirmione-Peschiera del Garda in provincia di Brescia. Non si esclude, anche in questo caso, che a stroncarlo siano state le alte temperature di questi giorni. Diversa la situazione in Toscana, dove il grande caldo ha lasciato spazio a temporali, grandine e una tempesta di vento che, stando alle previsioni, potrebbe verificarsi ancora nei prossimi giorni. Interessanti anche alcuni comuni della provincia fiorentina, con numerose chiamate ai Vigili del Fuoco per alberi caduti e danni ma fortunatamente senza feriti. Temporali e grandine poi anche nelle zone interne della regione, in particolare sulle province di Pistoia, Pisa e Arezzo. Nubifragio a Prato, con strade allagate e cadute di rami. In circa 30 minuti, ha fatto sapere il comune, sono caduti sulla città 26,6 millimetri di pioggia, che in molti punti hanno messo sotto pressione il sistema fognario. Chiuso, e poi riaperto, il sottopasso in viale dell’Unione Europea. A Firenze nuovo blackout, dopo quello che si era verificato martedì a causa del caldo. Analoga situazione a Bergamo dove si lavora per scongiurare altri problemi dopo che le alte temperature hanno danneggiato l’asfalto e alcuni cavi. Problema con l’elettricità anche a Milano, dove sei linee di tram sono state deviate per quasi un’ora a causa della mancanza di corrente. L’emergenza è comunque rientrata e i mezzi hanno ripreso le loro tratte regolarmente. Ventilatori e “pinguini” nelle sedi più critiche, stanziamento di 200mila euro per interventi strutturali in vista della prossima estate e monitoraggio costante nelle prossime settimane. Sono alcuni degli interventi messi in campo dal Comune di Bologna sui 52 nidi della città che rimarranno aperti fino al 18 luglio, per fronteggiare il caldo anomalo.
Il punto è stato fatto nel pomeriggio durante un incontro tra Amministrazione e sindacati a cui hanno partecipato anche gli assessori ai Lavori Pubblici Simone Borsari e alla Scuola Daniele Ara. A settembre il tavolo si riunirà nuovamente per individuare le priorità di intervento. Nei giorni scorsi ci sono state criticità nelle strutture scolastiche che ancora non sono totalmente climatizzate. “Le difficili condizioni climatiche che caratterizzano sempre di più le nostre estati – spiegano gli assessori Borsari e Ara – impongono un nuovo approccio al problema anche con nuove modalità operative e gestionali unitamente ad integrazioni dei sistemi ed impianti di raffrescamento. In questi giorni siamo intervenuti con installazioni di ventilatori e pinguini nelle sedi più critiche e per le prossime settimane verranno monitorati i nidi, per individuare e attivare in ogni struttura le soluzioni più adeguate per fronteggiare il caldo”. Cresce la pressione sugli studi dei medici di famiglia e sui pronto soccorso a causa dell’ondata di calore che interessa Napoli, ma la rete assistenziale non registra criticita’. Luigi Sparano, medico di medicina generale e segretario provinciale Fimmg, all’AGI, dice che “dal confronto con i colleghi e’ chiaro che su tutto il territorio cittadino la pressione sugli studi è in aumento, in media stiamo ricevendo tra i 15 e i 20 contatti in piu’ rispetto alle visite ordinarie di questo periodo”. “L’ondata di calore di questi giorni si sta rivelando particolarmente pericolosa per i pazienti anziani e fragili, ma anche per cittadini che non hanno alcuna patologia cronica. La differenza – spiega Sparano – e’ ovviamente legata alla risposta di ciascuno ad eventuali colpi di calore, se pazienti giovani o in salute riescono a superarla senza particolari problemi, per i piu’ fragili le cose cambiano drasticamente si rischia grosso. Fortunatamente, la rete dell’assistenza di prossimita’ garantita dalla medicina di famiglia si sta dimostrando molto efficace, sia nel prevenire i rischi, quindi offrendo consigli utili e se necessario facendo visite a domicilio, sia nel garantire assistenza quando necessario evitando se possibile il ricorso ai pronto soccorso”. Per l’ospedale Cardarelli, punto di riferimento e tra gli ospedali piu’ grandi del Sud Italia, si segnalano in media 220 accessi al giorno, anche se in prevalenza l’incremento riguarda il lunedi’. Ieri sono stati registrati 180 accessi. Mediamente il 25% riguarda casi gravi, legati a disidratazione per anziani e fragili. Gli ospedali con pronto soccorso della citta’ sono dotati di un ‘codice calore’ per evitare di appesantire l’assistenza in emergenza per gli altri codici, ma accessi legati a questo codice sono quasi nulli, visto che il caldo diventa concausa di peggioramento di altre patologie per cui poi viene registrato l’accesso. Oggi, la Asl Napoli 1 Centro, riferisce di zero accessi per l’ospedale del Mare e ospedale San Paolo, che coprono rispettivamente l’area Est e Ovest della citta’ e un solo accesso in codice verde nel centro, all’ospedale Pellegrini. I medici, intanto, ribadiscono l’importanza di bere molto, anche per evitare di esporsi a rischio trombosi e ictus cerebrale. “Il caldo puo’ peggiorare i sintomi di molte condizioni neurologiche”, spiega Francesco Habetswallner, direttore della Unita’ operativa complessa di Neurofisiopatologia dell’ospedale Cardarelli. “L’esposizione a temperature ambientali particolarmente elevate puo’ produrre un innalzamento della temperatura corporea che interferisce con la trasmissione degli impulsi nervosi e accentua i sintomi di malattie come la sclerosi multipla o la miastenia gravis. Un problema che con il caldo si osserva frequentemente, soprattutto negli anziani e nei pazienti fragili, e’ la disidratazione che causa una encefalopatia che si manifesta con sonnolenza e stato confusionale e puo’ favorire trombosi e ictus”.

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