martedì, Novembre 11, 2025

Diossine oltre soglia Oms, Arpa Lazio monitora l’aria. Preoccupazioni per la salute pubblica

Cresce la preoccupazione per le conseguenze ambientali dell’incendio che domenica 29 giugno ha colpito la zona di via degli Agrostemmi, tra Roma e Pomezia. Dopo le prime attività di monitoraggio, l’ARPA Lazio ha diffuso i risultati preliminari relativi alla qualità dell’aria: i dati confermano la presenza di inquinanti oltre le soglie indicative di riferimento, in particolare diossine, idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e PCB. Il campione prelevato tra il 29 e il 30 giugno ha evidenziato una concentrazione di diossine pari a 0,52 pg/m³ (TEQ). «Sebbene non esista un limite normativo per la presenza di diossine in aria ambiente», spiega ARPA Lazio, «l’Organizzazione Mondiale della Sanità considera elevata la soglia di 0,3 pg/m³», in quanto segnala la presenza di una fonte localizzata di emissione. Il valore registrato, dunque, supera la soglia indicativa dell’OMS e conferma che l’incendio ha effettivamente sprigionato sostanze tossiche. Preoccupanti anche i dati sugli IPA: in particolare, la concentrazione di benzo(a)pirene è risultata pari a 10 ng/m³, un valore dieci volte superiore al limite medio annuo di 1 ng/m³ fissato dal decreto legislativo n. 155/2010. Tuttavia, l’ARPA precisa che questo valore rappresenta una media annua e non può essere direttamente confrontato con le concentrazioni misurate durante eventi puntuali come un incendio. Anche la presenza di PCB (policlorobifenili) è stata confermata, con una concentrazione di 280 pg/m³. Anche in questo caso non esistono limiti normativi vincolanti, ma l’OMS indica come range di riferimento per contesti urbani valori tra 3 e 3.000 pg/m³. Tutti i dati – sottolinea ancora l’ARPA – sono stati tempestivamente condivisi con l’autorità sanitaria e pubblicati sul sito ufficiale www.arpalazio.it, «in ottica di garantire trasparenza e il più ampio accesso alle informazioni ambientali». In attesa di ulteriori sviluppi e monitoraggi, l’evento conferma ancora una volta la delicatezza della questione ambientale legata agli incendi in prossimità di aree urbane e industriali. Seppur manchino limiti normativi rigidi per molti inquinanti, i valori registrati – in particolare quelli relativi alle diossine – suggeriscono la necessità di mantenere alta l’attenzione su episodi che, come questo, possono avere ripercussioni significative sulla salute pubblica e sull’ecosistema locale.

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