martedì, Dicembre 9, 2025

Santa Severa, parte della veranda dell’Isola del Pescatore dovrà essere demolita

Il Consiglio di Stato, con sentenza del 30 giugno 2025, ha respinto il ricorso della Fratelli Quartieri srl, società che gestisce lo storico ristorante “L’Isola del Pescatore” di Santa Severa, stabilendo in via definitiva la demolizione di circa 185 mq di veranda ritenuta abusiva. Il locale, celebre per la sua vista sul castello di Santa Severa e frequentato da personaggi noti come Francesco Totti, Angela Merkel, Dybala, Scamarcio e Paolo Sorrentino, dovrà rimuovere le strutture non conformi alla concessione in sanatoria rilasciata nel 1999. Il contenzioso è iniziato oltre cinque anni fa, con un procedimento avviato dal Comune di Santa Marinella per presunti abusi edilizi. Già nel 2020 era stata emessa un’ordinanza di demolizione (n. 4/2020), a seguito di sopralluoghi con Capitaneria di Porto e Soprintendenza, che avevano rilevato difformità e portato anche alla decadenza della concessione demaniale. Il Tar del Lazio aveva già respinto il ricorso della società, e ora anche il Consiglio di Stato ha confermato la legittimità dei provvedimenti comunali. Secondo la sentenza, le opere da rimuovere perché abusive e non ancora eliminate sono: Le pareti perimetrali della tettoia (circa 185,97 mq), attualmente adibita a sala ristorante, realizzate con assi di legno verticali e tende trasparenti in plastica rigida che chiudono lo spazio creando un volume non autorizzato. La copertura della tettoia (con orditura, tavolato e guaina), che non rispetta la configurazione leggera prevista dalla sanatoria del 1999. Una porzione del basamento in pietra (circa 2,91 mq) ricadente sul demanio marittimo, parte della fondazione della veranda (punto XI dell’ordinanza). Le motivazioni della sentenza. Il Consiglio di Stato ha confermato: La difformità edilizia tra lo stato attuale e quanto autorizzato con il condono del 1999; L’uso improprio della superficie accessoria come sala ristorante anziché spazio di servizio; L’infondatezza delle argomentazioni difensive della società, che ha invocato norme ritenute inapplicabili al caso concreto; L’inidoneità delle opere a costituire semplici parapetti o elementi di sicurezza, considerandole invece parte di un volume commerciale aggiuntivo e non assentito. Anche il parere tecnico del Verificatore, incaricato di accertare lo stato dei luoghi, ha evidenziato inadempienze nell’esecuzione delle demolizioni prescritte. Il Consiglio di Stato ha quindi confermato l’ordine di demolizione, ritenendo inapplicabile una sanzione pecuniaria in sostituzione, trattandosi di abusi sostanziali e volumetrici. Le spese per il Verificatore sono state poste a carico della società appellante. Il celebre ristorante dei vip dovrà ora procedere con la rimozione definitiva delle opere indicate, in particolare dell’intera tettoia oggi trasformata in sala ristorante, riportandola alle caratteristiche originarie previste dal condono.

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