Un vasto incendio ha interessato nelle scorse ore una porzione dei 706 ettari delle Salzare, area agricola di proprietà comunale situata nei pressi di via dei Colli Marini. Le fiamme, alimentate da sterpaglie e rifiuti abbandonati, hanno sollevato un denso fumo nero visibile a chilometri di distanza, fino alla via Pontina e nei quartieri della Nuova California e di Tor San Lorenzo. A dare l’allarme è stato l’assessore comunale Stefano Ludovici, uno dei pochi agricoltori ancora attivi nella zona. L’intervento tempestivo di oltre quattro unità dei Vigili del Fuoco di Pomezia e dei carabinieri della stazione di Tor San Lorenzo ha evitato che il rogo si espandesse ulteriormente, ma l’episodio riaccende i riflettori sulle criticità storiche legate alla gestione delle Salzare. “Questo incendio – ha dichiarato Ludovici – mette in evidenza ancora una volta le problematiche mai risolte di quest’area. Non è escluso un coinvolgimento della Procura di Velletri per fare piena luce sulla situazione.” Non è il primo episodio di questo genere: le Salzare, già in passato teatro di incendi dolosi o accidentali, si confermano una zona ad alto rischio, stretta tra abbandono, degrado e mancati interventi strutturali. L’accumulo incontrollato di rifiuti e la scarsa manutenzione del verde rappresentano un pericolo concreto, soprattutto nei mesi estivi. Il rogo solleva interrogativi urgenti non solo in termini di sicurezza pubblica, ma anche sul piano ambientale e gestionale. La necessità di un piano straordinario per la bonifica e la valorizzazione delle Salzare appare ormai improcrastinabile. Le istituzioni locali sono ora chiamate a un’assunzione di responsabilità concreta. Perché la lezione di questo incendio – come molti altri prima – non rimanga, ancora una volta, ignorata.






