Quando l’arte incontra la storia e la rigenera attraverso il colore. È questo il filo conduttore che guida i lavori di restauro e riqualificazione della Sala Rossellini, uno degli spazi culturali più iconici di Ladispoli, che proprio in questi giorni sta riconquistando visibilità e centralità nel cuore della città. Dopo un periodo di chiusura e di diversa destinazione d’uso, la struttura – ubicata in via Duca degli Abruzzi, a pochi passi dall’abitazione della famiglia del celebre regista Roberto Rossellini – è stata scelta dall’Amministrazione comunale come location ufficiale della seconda edizione della Biennale Internazionale d’Arte della Riviera Romana, in programma dal 12 luglio al 31 agosto 2025. L’intervento, fortemente voluto dall’Assessore alla Cultura Margherita Frappa, è stato affidato all’estro di un’artista che ha voluto omaggiare proprio Rossellini e il suo capolavoro, “Roma Città Aperta”, trasformando la facciata della sala in una vera e propria narrazione per immagini. «Ho voluto restituire un’anima a questo spazio – racconta l’artista, affiancata dal collaboratore Lorenzo Tonda – attraverso un’opera che rende omaggio a uno dei più grandi capolavori del Neorealismo. Il cuore del murale è uno spezzone del film, circondato da un tripudio di colori che rappresentano il mondo cinematografico sul set. È un dialogo tra passato e presente, tra bianco e nero e colore, tra storia e arte». Una scelta non casuale, quella della Sala Rossellini, che torna così ad essere simbolo culturale e punto di riferimento per la comunità. L’opera ha già cominciato ad attrarre l’attenzione di residenti e passanti, incuriositi da quel tocco di novità che sta cambiando il volto di un luogo per troppo tempo dimenticato. «Sono felicissima – prosegue l’artista – non solo per aver preso parte a questa iniziativa, ma perché è nata spontaneamente, in un luogo a me vicino, dove vivo. È anche la mia prima opera realizzata nella Regione Lazio. Vedere le persone fermarsi, chiedere, sorridere… è una soddisfazione enorme». Un entusiasmo condiviso dall’Assessore Frappa, che ha sottolineato come la Biennale e la rinascita della Sala Rossellini siano parte di un più ampio progetto di valorizzazione culturale: «Ladispoli torna ad essere città aperta, come recita il titolo della rassegna, aperta all’arte, al talento, alle idee. La cultura è uno strumento di coesione e rinascita, e con iniziative come questa restituiamo ai cittadini spazi che parlano alla memoria e al futuro». L’intervento alla Sala Rossellini rappresenta uno dei primi tasselli della macchina organizzativa della Biennale, che coinvolgerà artisti internazionali, enti e cittadini in una grande festa dell’arte e della creatività. Ladispoli si prepara così ad accogliere l’estate 2025 con un volto nuovo: quello della cultura che lascia il segno, non solo sulla tela, ma nel cuore della città.
Ladispoli, un’esplosione di colore per la Sala Rossellini: prende vita l’opera ispirata a “Roma Città Aperta”






