Non è più solo una questione sportiva: la mancata iscrizione della Rim Sport Cerveteri alla Serie C ha assunto i contorni di un vero e proprio caso sociale. Una città intera, tifosi e appassionati compresi, è rimasta spiazzata di fronte all’addio a una categoria storica, che per anni ha regalato emozioni fino ai playoff per la Serie B. La decisione di non iscrivere la squadra, comunicata ufficialmente dalla società Rim Sport, è stata accompagnata da accuse dirette all’amministrazione comunale, colpevole – secondo la dirigenza – di non aver agito per rendere l’impianto sportivo omologabile secondo gli standard richiesti dalla Federazione. Niente lavori, niente omologazione, niente Serie C. Immediata la replica della sindaca Elena Gubetti, che ha espresso «profondo rammarico» per una decisione definita «dolorosa e incomprensibile»: «La mancata iscrizione non nasce da un insuccesso sportivo, ma da problemi economici – ha precisato –. Nessuno, dalla presidenza della Rim, ha mai chiesto un incontro ufficiale con l’amministrazione per affrontare la questione. Sarebbe bastato bussare alla porta: da parte mia c’è sempre stata disponibilità al dialogo». Parole rafforzate dall’intervento dell’assessore allo Sport Manuele Parroccini, ex capitano della squadra: «La causa principale è l’assenza di fondi. In passato, sponsor privati coprivano integralmente i costi di stagione. Oggi quelle risorse mancano e il Comune non può da solo sostituirsi a un’intera rete di finanziatori». Ma la polemica politica è esplosa. Gianluca Paolacci, consigliere comunale di opposizione, non ha usato mezzi termini: «Questa è una sconfitta per lo sport cittadino. Un fatto gravissimo che mostra l’assenza di progettualità da parte della giunta. Se proseguiamo così, non ci sarà futuro nemmeno per le altre discipline». La questione della mancata omologazione dell’impianto era nota da oltre un anno, già tamponata nella scorsa stagione grazie alla collaborazione con la BKL Ladispoli. Ma questa volta la toppa non è bastata. Intanto, tra delusione e polemiche, Cerveteri saluta la Serie C. E il basket, sport amato e radicato in città, si ritrova senza un palcoscenico adeguato. Con un futuro tutto da riscrivere.






