È stato arrestato a Roma con l’accusa di tentato omicidio premeditato il presunto mandante della violenta aggressione ai danni di Vittorio Rapisarda, Provveditore alle opere pubbliche per Lazio, Abruzzo e Sardegna, avvenuta il 4 ottobre 2023 nell’androne del suo palazzo nei pressi di Piazza di Spagna. Il movente dell’attacco, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Roma Centro, risalirebbe a rancori professionali: la vittima avrebbe ridimensionato le mansioni dell’arrestato, un ex collega del Provveditorato Interregionale. L’uomo è stato colpito da una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della procura. È accusato anche di rapina aggravata, perché l’aggressore – poi identificato come l’esecutore materiale già arrestato nei mesi scorsi – colpì ripetutamente il Provveditore con un bastone, parzialmente travisato con una mascherina chirurgica, e gli sottrasse un borsone con effetti personali, lasciandolo quasi esanime a terra. Le indagini, condotte anche dal Nucleo operativo e dalla stazione San Lorenzo in Lucina, hanno portato a gravi indizi di colpevolezza contro l’arrestato, che avrebbe commissionato l’aggressione a un vecchio amico e compaesano, fornendogli dettagli e informazioni utili per colpire. Durante le perquisizioni, i carabinieri hanno trovato oltre 80 mila euro in contanti nel bagagliaio della sua auto sportiva, nascosti e suddivisi in banconote di piccolo taglio, senza una giustificazione compatibile con i suoi redditi. Altri 46 mila euro sono stati rinvenuti oggi tra l’abitazione e l’auto dell’uomo, di cui 9 mila presumibilmente falsi. Sono in corso accertamenti sulla provenienza del denaro, anche per il reato di ricettazione. L’arrestato è stato condotto nel carcere di Regina Coeli. L’inchiesta prosegue per chiarire l’intera rete di responsabilità e le dinamiche dell’attacco.
