mercoledì, Novembre 12, 2025

Emergenza idrica a I Terzi, la frazione agricola di Cerveteri resta a secco: crescono rabbia e proteste

Acqua che non c’è e rabbia che sale. La frazione agricola de I Terzi è da quasi due mesi alle prese con un’interruzione prolungata del servizio idrico che sta esasperando i residenti. Rubinetti a secco, taniche e bottiglie per raccogliere quel poco che si riesce a ottenere da amici o fontane lontane: una quotidianità che nel 2025 suona come un paradosso, e che coinvolge in particolare persone anziane e fragili. La vicenda ha origine nei primi giorni di giugno, ma affonda le sue radici ben più lontano. Un vero e proprio scaricabarile istituzionale iniziato negli anni ’90 e culminato nell’ottobre 2024, quando Arsial ha comunicato ai Comuni interessati – tra cui Cerveteri – l’impossibilità di proseguire la gestione delle reti idriche. A novembre, l’ente regionale ha sollecitato l’intervento della Prefettura, e il 5 dicembre 2024 si è svolto un incontro tra Arsial, Acea Ato2 e le amministrazioni coinvolte, per discutere il passaggio di proprietà delle reti. Ma a oggi, nessun intervento concreto sembra aver portato sollievo ai residenti de I Terzi. Eppure, come ricorda l’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, in caso di sospensione del servizio idropotabile il massimo tempo per l’attivazione del servizio sostitutivo è di 48 ore. Qui, invece, si è ormai superato abbondantemente il limite dei 50 giorni. A puntare il dito è il coordinamento di Fratelli d’Italia Cerveteri, che con una nota attacca l’amministrazione comunale e in particolare la sindaca Elena Gubetti: «I cittadini de I Terzi sono assetati, arrabbiati e lasciati soli. Nessuna risposta, nessuna autobotte, nessun intervento tampone. Si aspetta cosa, che le famiglie continuino a mendicare acqua?». Un confronto impietoso arriva anche con il vicino Comune di Roma, che, trovandosi nella medesima situazione nella porzione di territorio servita dallo stesso acquedotto, ha subito emanato un’ordinanza per garantire il servizio di autobotti ai residenti, con costi a carico dell’amministrazione. «Basta carte bollate – si legge nella nota – la sindaca Gubetti attivi immediatamente un servizio di rifornimento idrico e predisponga le variazioni di bilancio necessarie per coprire i costi. In questo, la sua amministrazione ha già dimostrato capacità». Critiche anche dal consigliere comunale Luigino Bucchi (FdI), che il 30 giugno in consiglio aveva chiesto interventi urgenti, rimasti però senza riscontro. «Qual è il motivo di questa inaccettabile inazione? Forse i cittadini de I Terzi sono considerati di serie B?», si chiede polemicamente l’opposizione. Una situazione che mette in evidenza tutte le fragilità di una gestione ancora in fase di transizione, ma che, per chi vive da settimane senz’acqua, ha ormai superato ogni limite di tollerabilità.

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