In casa i carabinieri di Aprilia e del nucleo investigativo di Latina gli avevano trovato due semi-automatiche e una revolver. I militari sapevano chi cercare: un 22enne di origini croate, possibile responsabile dell’agguato a colpi di pistola contro l’auto con a bordo due loro colleghi. Non c’erano prove, ma il sospettato era stato arrestato per detenzione di armi. Decisivo lo stub, le tracce di polvere da sparo sulle mani del giovane, compatibili con il revolver da cui sarebbero partiti i cinque colpi. Da qui l’accusa di tentato omicidio, formulata dalla procura di Latina. L’agguato è avvenuto il 4 marzo in via Lazio ad Aprilia, poco prima della mezzanotte. Due auto si avvicinano, poi gli spari contro la vettura dove due giovani carabinieri, fuori servizio, stavano parlando. Entrambi colpiti alle gambe, sono riusciti a salvarsi mettendo in moto l’auto. Ma, secondo gli inquirenti, non erano loro il vero obiettivo: uno scambio di persona con un’auto identica. Il commando era composto da tre persone. Due sono ancora ricercate. Il 22enne arrestato ha precedenti per droga, che potrebbe essere il movente dell’attentato.
