Sono pronti ad arrivare, potrebbero essere fino a un milione i ragazzi e le ragazze attesi tra meno di 10 giorni nella capitale. Il Giubileo dei Giovani sarà l’ennesima prova per la capitale. In Prefettura un comitato straordinario con le istituzioni civili e religiose. Oltre 40 soggetti – a partire dal Prefetto, dal Questore, dal Sindaco, dal capo della Protezione Civile, fino a Monsignor Rino Fisichella – per fare il punto sulla sicurezza, l’accoglienza, i problemi logistici, la gestione di questo grande evento che durerà una intera settimana. I ragazzi arriveranno il 28, il 29 messa a San Pietro, il culmine sarà a Tor Vergata, dove arriveranno con i mezzi pubblici rafforzati ma soprattutto a piedi. Dal centro sono 15 km. I percorsi saranno sorvegliati e soprattutto l’accesso a Tor Vergata – dove i ragazzi si fermeranno il 2 e il 3 agosto – sarà controllato da varchi con controlli a tutti coloro che entreranno. Non saranno “identificazioni”, ha chiarito il Prefetto Giannini, ma controlli rapidi che riguarderanno tutti. La Protezione Civile è da giorni attorno alla Vela di Calatrava, appena rimessa a nuovo. Alle forze dell’ordine il compito di garantire la sicurezza dell’evento. Anche l’AMA sta lavorando: 1.600 i contenitori pronti nell’area di Tor Vergata.
I problemi da affrontare sono diversi: dalla logistica alle temperature, che potrebbero essere da allerta, fino all’acqua, quella da bere e quella per potersi rinfrescare. La notte tra il 2 e il 3 agosto i ragazzi dormiranno fuori. La mattina del 3 sarà Papa Leone a raggiungerli. Prima alloggeranno alla Fiera di Roma, in decine di plessi scolastici e nelle parrocchie. La sicurezza sarà garantita anche da agenti che arriveranno da altri Paesi europei (in particolare da Polonia, Spagna e Francia, i Paesi europei dai quali arriveranno più giovani). E’ attesa anche una delegazione di cristiani palestinesi da Betlemme.
Un milione di giovani pronti a invadere Roma per il Giubileo dal 28 luglio






