mercoledì, Settembre 10, 2025

Ardea, scontro nella maggioranza: Fratelli d’Italia contro Noi Moderati, clima teso e poltrona del sindaco in bilico

Il clima politico nella città di Ardea si fa incandescente. Le tensioni che da settimane serpeggiavano tra i gruppi di maggioranza sono deflagrate in un duro scontro pubblico, con Fratelli d’Italia che lancia un attacco senza precedenti contro Noi Moderati. Sullo sfondo, una maggioranza numericamente schiacciante – all’opposizione restano solo tre consiglieri – che appare però sempre più fragile e una poltrona da sindaco che torna a traballare. Il primo colpo è arrivato nella giornata del 17 luglio, con una nota al vetriolo firmata da Domenico Roma, coordinatore locale di Fratelli d’Italia. Il comunicato, diffuso anche sui canali ufficiali del partito, accusa alcuni consiglieri comunali di “comportamenti creativi”, lasciando intendere scelte politiche incoerenti, mosse individualistiche e gestione poco professionale dei ruoli istituzionali. Tra i bersagli del messaggio non mancano nomi e cognomi. Il presidente del Consiglio comunale viene redarguito pubblicamente per una presunta impreparazione istituzionale e per “non conoscere il proprio ruolo e le sue mansioni”. Ma la stoccata più pungente arriva nei confronti della consigliera Veronica Ortolani, colpita per quella che Roma definisce una “dimissione lampo” da una commissione e un ripensamento “gestito come se il protocollo fosse un optional”. Roma non usa mezzi termini: «Quando si amministra – scrive – servono decisioni consapevoli, conoscenza del proprio ruolo e capacità di affrontare le responsabilità. Non c’è più spazio per errori dettati dall’inesperienza. Ardea ha bisogno di risposte concrete, non di show da palcoscenico». Il messaggio, inequivocabile, sembra voler richiamare all’ordine gli alleati, ma lascia intravedere una frattura politica sempre più profonda. L’appello finale di Roma alla “serietà” e alla “maturità amministrativa” è un chiaro invito a ricompattare le fila, ma anche un segnale che, se la situazione non si ricompone, potrebbero aprirsi scenari imprevedibili. La città, intanto, assiste a questo nuovo braccio di ferro mentre i cittadini attendono risposte sui temi concreti della quotidianità. E a Palazzo, cresce la sensazione che la tenuta della maggioranza possa dipendere da un fragile equilibrio, messo a dura prova dai personalismi e dai giochi interni.

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