Ancora una tragedia sul lavoro nel Lazio. Un operaio di 64 anni ha perso la vita mentre stava lavorando all’interno dell’aeroporto di Fiumicino, in circostanze ancora da chiarire. Secondo quanto comunicato dalla Cgil di Roma e del Lazio, l’uomo, impiegato in subappalto, stava operando sul tetto di un’officina quando è precipitato, morendo sul colpo o comunque a causa delle gravi ferite riportate nella caduta. Il dramma si è consumato nella giornata di lunedì, ma la notizia è stata diffusa poche ore dopo dal sindacato, che ha espresso cordoglio e indignazione per l’accaduto. «Una tragedia – si legge nella nota diffusa dalla Cgil – per la quale esprimiamo il nostro cordoglio, che ci indigna profondamente e su cui chiediamo che si faccia chiarezza nel più breve tempo possibile». Le dinamiche dell’incidente non sono ancora state ufficialmente ricostruite, ma da quanto trapelato il lavoratore si trovava su una superficie sopraelevata, forse intento a svolgere operazioni di manutenzione o verifica, quando è precipitato nel vuoto. Non è ancora noto se fosse dotato dei dispositivi di protezione individuale o se fossero presenti adeguate misure di sicurezza sul luogo di lavoro. L’episodio riaccende i riflettori sull’allarmante situazione degli infortuni e delle morti sul lavoro nella regione. Sempre secondo i dati forniti dalla Cgil, nei primi cinque mesi del 2025, nel Lazio sono stati denunciati 17.925 infortuni sul lavoro, con un aumento del 3,75% rispetto allo stesso periodo del 2024. Gli infortuni mortali accertati sono 29. «La sicurezza sul lavoro non può continuare ad essere un’opzione o un costo da abbattere – denuncia la Cgil –. Chiediamo che siano immediatamente accertate le responsabilità e che vengano adottate tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori, soprattutto in contesti ad alto rischio come i cantieri aeroportuali». Sul posto, per i rilievi e gli accertamenti, sono intervenuti gli agenti della Polaria, il personale dell’Ispettorato del lavoro e i tecnici della Asl. Sarà ora l’indagine della magistratura a fare luce sulle responsabilità dell’incidente, mentre i colleghi dell’operaio e l’intero comparto si stringono nel lutto per l’ennesima vittima del lavoro.






