Si è chiusa domenica, tra applausi, musica e volti sorridenti, l’edizione 2025 della Sagra del Melone alle Due Casette. Un evento che, ancora una volta, ha saputo unire tradizione, gastronomia e spirito di comunità, diventando un punto di riferimento del calendario estivo del territorio.
Molto è stato scritto nei giorni scorsi sulla riuscita della manifestazione, ma a festa conclusa, con la stanchezza ancora viva e l’adrenalina che non accenna a scendere, abbiamo voluto fare un bilancio “a caldo” con Gianluca Paolacci, consigliere comunale e anima organizzativa della sagra.
Consigliere Paolacci, che edizione è stata questa del 2025?
«Un’edizione straordinaria, direi. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, e abbiamo avuto il piacere di accogliere persone non solo dalle zone limitrofe, ma anche da Roma e da altri comuni del litorale. La Sagra del Melone è diventata ormai una festa riconosciuta, non solo per la qualità del prodotto tipico che celebriamo, ma per l’atmosfera autentica che si respira qui alle Due Casette. E questo è merito della nostra gente».
Dietro ogni grande evento c’è sempre un grande lavoro. Chi c’è dietro le quinte?
«Un gruppo meraviglioso di volontari, cittadini e amici che hanno lavorato giorno e notte, con dedizione e passione. Non c’è un comitato ufficiale, ma una rete di persone che sente questa festa come parte della propria identità. Dalla preparazione delle aree, alla cucina, alla logistica, tutto è stato gestito con una professionalità che ha dell’incredibile, pur nella sua semplicità».
Quali sono stati i momenti più significativi?
«Difficile scegliere, ma sicuramente la serata musicale di sabato ha rappresentato un picco di partecipazione. E poi, naturalmente, il momento della premiazione del “Miglior Melone dell’Anno”, un appuntamento simbolico che ogni anno valorizza il nostro legame con la terra e con l’agricoltura. Senza dimenticare i laboratori per i bambini e le degustazioni guidate, che hanno riscosso un grande successo».
Quali sono le difficoltà che avete incontrato?
«Organizzare un evento di queste dimensioni comporta sempre delle sfide, specie in un contesto dove le risorse sono limitate. Ma con il supporto dell’amministrazione comunale, che non è mai mancato, e con il senso di appartenenza che contraddistingue Due Casette, ogni ostacolo è stato superato. Voglio anche ringraziare la Protezione Civile, le forze dell’ordine e tutti coloro che hanno garantito la sicurezza e la buona riuscita della manifestazione».
Un messaggio a chi ha partecipato?
«Grazie. Grazie a tutti coloro che sono venuti, che hanno sorriso, che hanno apprezzato. Il nostro melone è solo il simbolo: il cuore della festa siete voi. E vi prometto che già da domani inizieremo a pensare alla prossima edizione. Con la stessa energia, la stessa voglia di fare, e lo stesso spirito che ha reso grande questa sagra».
La Sagra del Melone 2025 si chiude così, con il bilancio positivo di un evento che cresce anno dopo anno e che continua a rappresentare un modello di aggregazione e valorizzazione del territorio. Alle Due Casette, il melone è molto più di un frutto estivo: è il pretesto per ritrovarsi, fare comunità e costruire un’identità locale forte e accogliente.






