Oltre 3,3 milioni di euro di avanzo libero da impiegare in viabilità, edilizia scolastica e patrimonio. Ma la manovra finanziaria, discussa e approvata ieri in Consiglio provinciale, si trasforma in un acceso confronto politico tra il presidente Alessandro Romoli, la maggioranza e i consiglieri di opposizione di Fratelli d’Italia. Un confronto che ha acceso i riflettori sul rapporto tra governo dell’ente e minoranza, e sulle dinamiche interne a un’amministrazione chiamata a dare risposte concrete ai territori. La variazione al bilancio di previsione 2025, con l’applicazione dell’avanzo di amministrazione, ha messo in campo una manovra da oltre 3 milioni e 350mila euro. Di questi, circa 1 milione sarà destinato a interventi di manutenzione stradale, 249mila euro all’edilizia scolastica, mentre oltre 1,7 milioni finanzieranno investimenti su patrimonio, scuole, viabilità e settore finanziario. Risorse che – secondo Romoli – rappresentano «un importante segnale di attenzione verso i cittadini e, in particolare, verso gli studenti del territorio». Il presidente ha posto l’accento su interventi prioritari, come quello sulla palestra scolastica dell’istituto superiore di Civita Castellana, definita «in condizioni disastrose», e su quello per l’istituto superiore di Vetralla. «Con i fondi Pnrr stiamo risolvendo una serie di criticità sulle palestre – ha dichiarato Romoli – e questa manovra rappresenta un’ulteriore spinta verso una scuola più sicura e funzionale». Tuttavia, proprio il riferimento a Civita Castellana ha acceso lo scontro. I quattro consiglieri di Fratelli d’Italia – Luca Giampieri (sindaco del comune), Luca Profili, Giuseppe Cesetti e Nello Campana – hanno votato contro, accusando l’amministrazione di aver escluso l’opposizione dalle decisioni strategiche. «Non siamo stati coinvolti sugli investimenti, le scelte sono state fatte esclusivamente dalla maggioranza» ha tuonato Giampieri. Pronta la replica, netta, del presidente Romoli: «Ritengo politicamente illogico votare contro un intervento su una scuola del proprio comune. Questo è un ente di secondo livello: le bandiere politiche non devono prevalere sugli interessi del territorio». Romoli ha sottolineato che si tratta di una manovra di assestamento, non del bilancio complessivo, stigmatizzando il voto contrario come un segnale «fuori logica». Nel botta e risposta è intervenuto anche il consigliere Giuseppe Cesetti, che ha rivendicato «il diritto di esercitare il libero arbitrio», chiedendo un maggiore coinvolgimento della minoranza nelle scelte che riguardano l’intero territorio provinciale. In difesa della manovra si sono espressi i consiglieri di maggioranza, tra cui Ermanno Nicolai (Forza Italia), che ha sottolineato come le scuole e le strade «non abbiano colore politico», e Francesco Ciarlanti, dello stesso partito, che ha ricordato come l’amministrazione abbia sempre operato «secondo le priorità del territorio, non in base al colore dei Comuni». Sulla stessa linea anche il consigliere del Partito Democratico Maurizio Palozzi, che ha evidenziato come «l’avanzo vada a completare un lavoro di programmazione strutturato, volto a raggiungere obiettivi concreti su arterie viarie spesso trascurate». Romoli, infine, ha annunciato l’imminente presentazione di un pacchetto di interventi sulla viabilità provinciale, attualmente in fase di raccolta delle segnalazioni da parte dei sindaci. In corso anche il lavoro sul piano ponti, mentre l’obiettivo dichiarato è quello di impiegare l’intero avanzo di amministrazione entro la fine dell’anno. Oltre alla manovra sull’avanzo, l’aula ha approvato l’assestamento generale e la verifica degli equilibri di bilancio, che doveva avvenire entro il 31 luglio. Dalla ricognizione è emerso un avanzo accantonato di 53mila euro, mentre sono stati certificati equilibri per 2 milioni e 95mila euro nel 2025. Approvata anche l’assegnazione di un bando da 931mila euro. In apertura dei lavori, il presidente ha fornito un aggiornamento sul ricorso presentato dalla Regione Lazio al Consiglio di Stato sul dimensionamento scolastico che interessa l’istituto del Carmine. Un altro fronte aperto in un’estate che, per la Provincia, si preannuncia intensa sia sul piano operativo che politico.






