È considerato uno dei più brillanti sassofonisti jazz della sua generazione, e il 3 agosto Joshua Redman sarà protagonista a Roma per uno degli ultimi appuntamenti di Summertime, la rassegna estiva della Casa del Jazz. Sul palco sarà accompagnato da tre giovani e talentuosi musicisti: Paul Cornish al pianoforte, Philip Norris al contrabbasso e Nazir Ebo alla batteria. Nato a Berkeley, in California, Redman è figlio del celebre sassofonista Dewey Redman, ma ha saputo costruire un percorso artistico del tutto personale, segnato da una carriera trentennale costellata di collaborazioni eccellenti e progetti innovativi. Dopo la laurea ad Harvard, si trasferisce a New York nel 1991 e, appena cinque mesi dopo, conquista la scena jazz vincendo il prestigioso Thelonious Monk International Saxophone Competition. Da lì, inizia a suonare e incidere con giganti come Jack DeJohnette, Charlie Haden, Elvin Jones, Joe Lovano, Pat Metheny, Paul Motian e lo stesso padre Dewey. Nel 1994 pubblica MoodSwing, album che vede al suo fianco Brad Mehldau, Christian McBride e Brian Blade, musicisti destinati a diventare figure di spicco del jazz contemporaneo. La formazione si è riunita quasi trent’anni dopo nei dischi RoundAgain (2020) e LongGone (2022), acclamati dalla critica e dal pubblico. Nel corso della sua carriera, Redman ha collaborato con icone di ogni genere musicale, da Herbie Hancock a Dave Brubeck, da Chick Corea a B.B. King, fino a The Rolling Stones, The Roots e Stevie Wonder. Il suo ultimo progetto discografico, Where Are We, segna il debutto sull’etichetta Blue Note nel 2023. Un’occasione imperdibile per ascoltare dal vivo uno degli interpreti più versatili e ispirati del panorama jazz internazionale.
