I prezzi delle abitazioni crescono lungo il litorale nord della Capitale. A Cerveteri e Ladispoli, il valore al metro quadro ha registrato un incremento di circa il 3% rispetto a pochi anni fa. Un trend positivo che riflette la domanda crescente e una progressiva riduzione dell’offerta, soprattutto nei centri meno toccati dalla recente espansione edilizia. A confermare l’andamento è Massimiliano Pietrolati, titolare dell’agenzia immobiliare Case Point, attiva sul territorio da oltre vent’anni. «Il mercato sul nostro litorale non si è mai fermato – spiega –. Dopo il Covid, complice il fenomeno dello smart working, molte famiglie romane hanno scelto di trasferirsi in provincia. Cerveteri e Ladispoli, grazie ai buoni collegamenti stradali e ferroviari con Roma, sono diventate destinazioni ideali per chi cerca qualità della vita e vicinanza al posto di lavoro». Questa nuova ondata di interesse ha avuto effetti anche sul fronte dei trasporti: è aumentato il pendolarismo, e trovare posto sui convogli ferroviari negli orari di punta è diventato sempre più complicato. Ma soprattutto, ha inciso in modo diretto sul mercato immobiliare. A Ladispoli, dove negli ultimi anni sono state costruite nuove abitazioni, la popolazione è cresciuta di circa 1000 unità. A Cerveteri, invece, da tempo non si registrano nuovi insediamenti residenziali, con una conseguente carenza di offerta che ha spinto verso l’alto i prezzi sia di vendita che di affitto. «Riceviamo continue richieste da parte di cittadini romani – prosegue Pietrolati – attratti dalla prossimità al mare, dal clima e dalla tranquillità. Ma a Cerveteri, in particolare, mancano abitazioni nuove. Gli affitti sono alti, perché ci sono poche case disponibili. Questo è un limite serio alla crescita». Per l’imprenditore, la soluzione è chiara: «Servono nuove costruzioni, sia per riequilibrare i prezzi che per rilanciare un settore edile locale in difficoltà. Negli ultimi anni molte imprese del comparto sono state costrette a chiudere per mancanza di commesse. Una nuova stagione urbanistica, attenta e sostenibile, potrebbe dare ossigeno all’economia locale». Il dato resta: il litorale romano continua ad attrarre, ma il mismatch tra domanda e offerta rischia di frenare il potenziale del territorio, soprattutto se non si interverrà in tempo con una pianificazione che tenga conto dei nuovi flussi abitativi post-pandemia.






