Un duro botta e risposta anima il dibattito politico a Cerveteri, dove l’opposizione consiliare contesta le parole dell’assessore Alessandro Gazzella, reo, secondo i consiglieri di minoranza, di aver accusato le denunce sull’azienda pubblica di “offendere” i lavoratori. «Davvero?» replicano i consiglieri in una nota congiunta. «Allora Gazzella cominci col pubblicare l’assessment sul clima interno, che abbiamo richiesto con accesso agli atti e che non ci è stato consegnato. Siamo certi che quella “visione olistica” sbandierata corrisponda davvero alla realtà? Oppure le voci di malessere che circolano in azienda sono state messe a tacere e non riportate nei verbali? Se tutto fosse così perfetto, chiediamo di consegnarci report, focus group e indicatori precisi. Finché non li vediamo, le sue dichiarazioni restano prive di valore». Al centro della polemica anche la questione delle nomine. L’opposizione sottolinea come «l’Amministratore Unico sia di nomina del socio unico, ma ciò non giustifica mancanza di trasparenza». Per questo, ribadiscono, «chiediamo che siano pubblicati criteri, griglie di valutazione, verbali dell’istruttoria e dichiarazioni relative all’inconferibilità e incompatibilità secondo il decreto legislativo 39/2013, oltre al rispetto dell’equilibrio di genere previsto dal TUSP (d.lgs. 175/2016). La fiducia va bene, ma deve essere supportata da regole e non da arbitrio». Non manca la stoccata finale all’assessore Gazzella, che «poco più di dieci anni fa era amministratore di Multiservizi senza alcuna esperienza di vertice, oggi però pontifica sul merito delle nomine. Sarebbe opportuno – concludono – che riconoscesse che allora le scelte erano di natura politica e non basate su curriculum o competenze». La tensione politica resta alta, con l’opposizione decisa a insistere sulla richiesta di trasparenza e sull’accesso agli atti per fare chiarezza su una vicenda che scuote la città.






