Una notte di paura e di fumo acre ha scosso la tranquillità della città. Intorno alle 2.30, un violento incendio è divampato in una zona periferica di Ardea, in un’area adiacente a via delle Margherite, dove sorgono alcune baracche utilizzate come ricovero di fortuna e diversi veicoli in sosta. Le fiamme, alimentate dal vento e da materiali altamente infiammabili presenti all’interno delle strutture, si sono propagate rapidamente, avvolgendo in pochi minuti due baracche e almeno quattro automobili parcheggiate nelle vicinanze. Alcuni residenti, svegliati dal crepitio del fuoco e dalle esplosioni dei serbatoi di carburante, hanno immediatamente allertato i soccorsi. Sul posto sono giunti in pochi minuti i Vigili del Fuoco di Pomezia e Anzio, supportati da diverse squadre di volontari della protezione civile locale. Le operazioni di spegnimento sono state particolarmente complesse: le baracche, costruite in legno e lamiera, hanno bruciato in maniera violenta, rendendo necessario l’uso di schiumogeni per domare i focolai. La polizia locale e i carabinieri di Ardea hanno transennato l’area e avviato i rilievi per stabilire l’origine del rogo. Al momento non si esclude alcuna ipotesi: dall’incidente domestico, forse legato a un fornello lasciato acceso, fino al dolo. Non risultano feriti gravi, ma due persone – entrambe senza fissa dimora che vivevano nelle baracche – sono state soccorse dal 118 per lieve intossicazione da fumo e trasportate in via precauzionale all’ospedale di Anzio. Alcune famiglie della zona, temendo che le fiamme potessero estendersi alle abitazioni, hanno passato la notte all’aperto. L’incendio è stato dichiarato sotto controllo poco dopo le 4, ma sul posto i pompieri hanno continuato a monitorare l’area fino all’alba per evitare che nuovi focolai si riaccendessero. Il Comune di Ardea, in una nota, ha espresso vicinanza alle persone colpite e ha annunciato di voler predisporre un piano per lo sgombero e la messa in sicurezza dell’area. Gli inquirenti, intanto, stanno acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona per fare piena luce su un episodio che, ancora una volta, riaccende i riflettori sulle condizioni di degrado e insicurezza di alcune aree del territorio.






