Il portavoce delle forze di difesa israeliane (idf), il generale di brigata Effie Defrin, conferma che l’esercito dello stato ebraico ha dato il via alla prima fase dell’invasione terrestre di Gaza city. “Abbiamo avviato le operazioni preliminari e le prime fasi dell’attacco: le nostre forze controllano già la periferia” della città, ha dichiarato Defrin in un comunicato ufficiale citato dai media internazionali. Diciassette senatori statunitensi hanno scritto al segretario di Stato Marco Rubio per chiedere a Israele di garantire accesso e protezione alla stampa internazionale nella Striscia di Gaza. “Gli Stati Uniti devono chiarire a Israele che vietare e censurare le organizzazioni mediatiche e prendere di mira o minacciare i membri della stampa è inaccettabile e deve cessare”, hanno tuonato 16 democratici e l’indipendente Bernie Sanders in una dichiarazione. Nella loro lettera al Segretario di Stato americano, fedele alleato di Israele, “i senatori esortano il Dipartimento di Stato a sollecitare il governo israeliano a proteggere i giornalisti a Gaza e a consentire l’accesso alla stampa internazionale al territorio”, in un territorio palestinese devastato da 22 mesi di guerra.
Interpellato sulla questione giovedì nello Studio Ovale, il presidente Trump ha risposto: “Sarei perfettamente felice se i giornalisti andassero” nella Striscia di Gaza. “E’ molto pericoloso per i giornalisti, ma lo accoglierei con favore”, ha affermato. Il movimento radicale palestinese Hamas ha chiesto ai mediatori di esercitare la massima pressione sulla leadership israeliana, in vista dell’avvio di un’operazione militare per la conquista di Gaza City. “Chiediamo ai mediatori di esercitare la massima pressione su Israele per costringerlo a porre fine alla guerra di sterminio contro il popolo palestinese”, si legge nella dichiarazione pubblicata sul canale Telegram di Hamas. Nello stesso messaggio, Hamas sottolinea che attribuira’ ogni responsabilita’ per le conseguenze dell’occupazione di Gaza City non solo a Israele, ma anche agli Stati Uniti.L’8 agosto, il gabinetto politico-militare di Israele ha approvato un piano proposto dal primo ministro Benjamin Netanyahu per prendere il controllo dell’intero territorio di Gaza City ed espandere l’operazione nell’enclave palestinese. Ieri, il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha approvato un piano per la cattura della citta’. Unita’ dell’esercito israeliano hanno gia’ iniziato a combattere nella periferia di Gaza, secondo quanto riferito dalle Idf e dai media locali, preparandosi ad ampliare la manovra. Secondo Katz, i piani per l’operazione di cattura della citta’ saranno sottoposti all’approvazione del Consiglio dei ministri israeliano oggi stesso. Quattro giorni prima, un attacco israeliano aveva ucciso quattro giornalisti di Al Jazeera e due freelance, tra cui il corrispondente televisivo del Qatar Anas al-Sharif. L’attacco aveva scatenato un’ondata di proteste a livello internazionale. “Israele non ha fornito prove concrete che il signor al-Sharif sia un militante di Hamas. In assenza di una spiegazione convincente per l’obiettivo militare di questo attacco, Israele ha apparentemente ammesso pubblicamente di prendere di mira e uccidere giornalisti che rivelano al mondo l’entita’ delle sofferenze a Gaza”, hanno denunciato i legislatori statunitensi, denunciando una possibile “violazione del diritto internazionale”. “Promuovere la liberta’ di stampa in tutto il mondo, preservare la sicurezza dei giornalisti e far progredire il diritto internazionale sono essenziali per la leadership americana e per promuovere i suoi interessi e valori”, hanno concluso i senatori, guidati dal democratico delle Hawaii Brian Schatz, insieme, tra i piu’ in vista, alla senatrice del Massachusetts Elizabeth Warren e al suo collega della Virginia, Tim Kaine. In concomittanza, il Washington Post ha riferito che il direttore dell’ufficio stampa del Dipartimento di Stato per il Medio Oriente, Shahed Ghoreishi, e’ stato licenziato per essersi offerto di porgere le condoglianze di Washington per i giornalisti uccisi a Gaza. L’organizzazione di difesa dei media Reporter Senza Frontiere (Rsf) ha affermato all’inizio di luglio che oltre 200 giornalisti locali erano stati uccisi nel territorio dall’ottobre 2023. Con il blocco di Gaza, molti organi di stampa in tutto il mondo si affidano a foto, video e testi di giornalisti palestinesi locali per coprire il conflitto.
“È fondamentale raggiungere immediatamente un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi, ed evitare la morte e la distruzione di massa che un’operazione militare contro Gaza inevitabilmente causerebbe”.
Lo ha scritto su X il Segretario Generale dell’Onu, António Guterres, che prosegue chiedendo a Israele di revocare i piani di costruzione in Cisgiordania: “Allo stesso tempo, la decisione delle autorità israeliane di espandere la costruzione di insediamenti illegali, che dividerebbe la Cisgiordania, deve essere revocata. Qualsiasi costruzione di insediamenti costituisce una violazione del diritto internazionale”.
L’esercito israeliano ha iniziato la prima fase dell’invasione terrestre di Gaza City
