lunedì, Agosto 25, 2025

Trump: “Stop carneficina”. Lavrov: “Negoziato a Istanbul”. Zelensky celebra il giorno dell’indipendenza

Il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance ha dichiarato domenica che la Russia ha fatto “importanti concessioni” nei colloqui per porre fine alla guerra con l’Ucraina, ma non ha escluso di imporre ulteriori sanzioni per fare pressione sul Cremlino affinché raggiunga la pace. In un’intervista andata in onda domenica nel programma “Meet the Press” della NBC, a Vance è stato chiesto se la Russia stesse prendendo in giro il presidente Donald Trump. Vance ha risposto di no e ha affermato che i russi sono stati “flessibili” su alcune delle sue richieste. “Penso che i russi abbiano fatto concessioni significative al presidente Trump per la prima volta in tre anni e mezzo di conflitto. In realtà, si sono dimostrati disponibili a essere flessibili su alcune delle loro richieste fondamentali. Hanno discusso di ciò che sarebbe necessario per porre fine alla guerra”, ha affermato. “Certo, non sono ancora arrivati a una conclusione definitiva, altrimenti la guerra sarebbe finita. Ma stiamo portando avanti questo processo diplomatico in buona fede”. Vance ha dichiarato alla NBC che sono possibili ulteriori sanzioni contro la Russia, ma che tali decisioni saranno prese caso per caso. “No, le sanzioni non sono fuori discussione. Ma prenderemo queste decisioni caso per caso”, ha detto Vance. Il presidente Volodymyr Zelensky ha insignito l’ex ambasciatore italiano Pier Francesco Zazo dell’Ordine al merito. Il riconoscimento, annunciato nel giorno dell’indipendenza dell’Ucraina, viene concesso a personalità che hanno raggiunto risultati eccezionali in ambito scientifico, economico, culturale e politico. Zazo era ambasciatore a Kiev il 24 febbraio del 2022, giorno dell’invasione russa, ed è stato in Ucraina fino a luglio dello scorso anno. “Le discussioni sulle garanzie di sicurezza in assenza di pace mi lasciano perplesso. Ho sempre creduto che la pace debba venire prima di tutto, sotto forma di cessate il fuoco o accordo di pace globale, e solo dopo potremo parlare di garanzie di sicurezza”. Lo ha affermato l’ex primo ministro ucraino, Evgeni Yatseniuk, in un’intervista alla televisione di Stato estone. Il politico ha sottolineato che la discussione sulle garanzie di sicurezza deve avvenire già ora, ma senza coprire la centralità del raggiungimento della pace. “Vedendo che viene fatto il contrario, Putin di sicuro ride. Urge concentrarsi sull’obiettivo principale: come costringere Mosca a fare concessioni e firmare un accordo di pace, e solo allora parleremo di come assicurare l’attuazione di tale accordo con garanzie di sicurezza”, ha aggiunto Yatseniuk, ribadendo che una tregua rappresenterebbe il punto di partenza più logico per trovare una via d’uscita dal conflitto. Il Canada ha annunciato che finanzierà un pacchetto da 500 milioni di dollari di equipaggiamenti militari e munizioni per l’Ucraina provenienti dagli Stati Uniti, nell’ambito della nuova iniziativa denominata ‘Prioritised Ukraine Requirements List’. Lo comunica la Nato.
Il segretario generale Mark Rutte ha accolto con favore l’annuncio: “mi congratulo con il Canada per essersi impegnato a finanziare questo pacchetto di equipaggiamento militare statunitense per l’Ucraina. Gli alleati della Nato continuano a fornire equipaggiamenti e rifornimenti essenziali, assicurando che l’Ucraina riceva ciò di cui ha bisogno per difendersi mentre lavora per una pace giusta e duratura”. Il contributo del Canada nell’ambito dell’iniziativa segue i precedenti annunci di Paesi Bassi e Germania e un impegno congiunto di Danimarca, Norvegia e Svezia. Ogni pacchetto ha un valore di circa 500 milioni di dollari ed è progettato per soddisfare le esigenze operative più urgenti dell’Ucraina con equipaggiamenti e munizioni provenienti dalle scorte statunitensi, si legge in una nota.

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