“Non ricordo cosa sia successo, avevo preso droga”. Nell’interrogatorio a Regina Coeli Sheik Hydara ha risposto così alle domande del magistrato. Fermo convalidato, gravi indizi di colpevolezza. Il 26enne resta in carcere per violenza sessuale aggravata dalla rapina nei confronti della donna di 60 anni aggredita all’alba di domenica mentre portava a spasso il cane nel parco di Tor tre teste. Nelle prossime ore la Procura dovrebbe formalizzare le contestazioni per l’altro episodio ricostruito dai carabinieri, ancora nella zona est della Capitale. via Prenestina, a meno di 48ore dal primo caso, nella notte tra lunedì e martedì, una 44enne che tornava a casa dopo una serata tra amici ha raccontato di essere stata avvicinata da un uomo che con la scusa di una sigaretta poi l’avrebbe violentata in un vicolo. Anche in questo caso la vittima – ascoltata in ospedale al Policlinico Gemelli – non ha avuto dubbi quando ha visto le foto che le hanno mostrato i carabinieri. Identikit, frame di video. Elementi cruciali per identificare il 26enne. Ma le verifiche dei carabieri continuano. Per questo il fascicolo fotografico sul giovane gambiano viene mostrato a donne che nelle scorse settimane hanno denunciato aggressioni a sfondo sessuale nella stessa zona. Hidara potrebbe essere coinvolto in altri casi.
