Chi dovrà spiegare ai residenti di via Garda perché le operazioni di travaso rifiuti si svolgono senza un atto formale? E chi restituirà alla città la certezza che la gestione della raccolta non passi per scorciatoie amministrative? Sono le domande che rimbalzano tra i cittadini e che oggi rappresentano il cuore di una questione che non è più solo tecnica, ma politica. Per le opposizioni, la risposta passa da una verifica immediata degli atti e dalla riapertura della Commissione “Controllo e Garanzia”, questa volta con i funzionari presenti e la discussione realmente avviata. Senza questo passaggio, avvertono i consiglieri, il rischio è che la sospensione delle sedute si trasformi nell’ennesimo capitolo di quella “normalità” fatta di rifiuti, disagio e vuoto istituzionale. La richiesta di convocare un Consiglio comunale straordinario resta sul tavolo, insieme all’ipotesi di segnalazioni alle autorità competenti. Intanto, i residenti continuano a lamentare cattivi odori e disagi quotidiani, chiedendo a gran voce un’amministrazione più trasparente e pronta a dare risposte concrete.
