Donald Trump ha rinnovato la richiesta ai Paesi europei di “smettere di acquistare petrolio” dalla Russia. Lo riferisce Bloomberg, secondo cui durante una cena a Mount Vernon in Virginia, vicino Washington, Trump ha affermato: “Gli europei stanno comprando petrolio dalla Russia, cosa che non dovrebbe succedere, vero?”. Giovedì, dopo l’incontro con il primo ministro britannico Keir Starmer, il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato di essere disposto ad aumentare la pressione economica su Mosca “ma non quando le persone per cui mi batto – ha detto – acquistano petrolio dalla Russia”. Durante la cena, secondo quanto riportato, Trump si è rivolto a Matt Whitaker, ambasciatore degli Stati Uniti presso la Nato, chiedendogli di aumentare la pressione sull’Europa. “Devono smettere di comprare petrolio dalla Russia, Matt”, ha detto. E poi rivolgendosi ai presenti: “Matt non permetterà ancora per molto che ciò accada”. Le garanzie di sicurezza per l’Ucraina, in discussione nella cosiddetta ‘coalizione dei volenterosi’, costringerebbero i Paesi europei firmatari a combattere la Russia se Mosca dovesse lanciare nuovamente un’azione militare contro l’Ucraina in futuro. Lo ha detto al Guardian il presidente della Finlandia Alexander Stubb, prima di recarsi a New York per l’Assemblea generale dell’Onu.
“Le garanzie di sicurezza sono essenzialmente un deterrente – ha detto ancora – Tale deterrente deve essere plausibile e, per essere plausibile, deve essere forte”. Stubb, prosegue il quotidiano, ha affermato che le garanzie entreranno in vigore solo dopo un futuro accordo tra Ucraina e Russia, ma ha insistito sul fatto che la Russia non avrà alcun diritto di veto sul loro formato. “La Russia non ha assolutamente voce in capitolo nelle decisioni sovrane di uno Stato nazionale indipendente. Quindi, per me, non è un problema se la Russia accetterà o meno”. Alla domanda se le garanzie significherebbero che i Paesi europei si sarebbero dichiarati pronti a impegnarsi militarmente con la Russia in caso di futura aggressione contro l’Ucraina, Stubb ha risposto: “Questo è il concetto di garanzia di sicurezza per definizione”. “Questo – ha detto in un altro passaggio – significa anche comunicazione strategica, quindi non stiamo lanciando garanzie di sicurezza a caso, ma stiamo creando garanzie di sicurezza reali e la Russia lo sa”. A fine agosto, alcuni funzionari del Pentagono hanno incontrato un gruppo di diplomatici europei e li hanno informati che gli Stati Uniti hanno intenzione di tagliare parte degli aiuti militari a Lettonia, Lituania ed Estonia, tutti membri della Nato che confinano con la Russia. Lo riporta Reuters, che cita fonti vicine alla questione secondo cui un funzionario del Pentagono avrebbe detto all’Europa che deve essere meno dipendente dagli Stati Uniti e che sotto la presidenza Trump Washington sposterà l’attenzione su altre priorità, come la difesa interna. Durante la violazione dello spazio aereo dell’Estonia ieri da parte di 3 Mig-31 di Mosca i piloti russi hanno ignorato i segnali degli F-35 italiani che sono intervenuti nell’ambito della missione di pattugliamento aereo della Nato nel Baltico. Lo ha riferito il colonnello Ants Kiviselg, comandante del Centro di intelligence militare estone. Kiviselg ha detto ad AP che è ancora “da confermare” se la violazione del confine sia stata intenzionale o meno, ma che indipendentemente da questo i jet russi “devono aver saputo che si trovavano nello spazio aereo” dell’Estonia. I piloti russi non hanno costituito una “minaccia militare”, ha precisato il colonnello, sottolineando tuttavia che, sebbene abbiano riconosciuto le comunicazioni dei piloti italiani che volavano con i caccia F-35, pare che le abbiano ignorate e “in effetti non hanno seguito i segnali”. Il che è in parte il motivo per cui sono rimasti nello spazio aereo estone per così tanto tempo, ha aggiunto Kiviselg. “Perché non l’hanno fatto, è una domanda da porre ai piloti russi”, ha concluso.
Trump, Europa smetta di acquistare petrolio russo. Massicci attacchi russi sull’Ucraina
