Una piazza di spaccio allestita tra le le corsie di una fabbrica con sede a Tivoli Terme, alle porte di Roma. il giro messo in piedi da un 44enne e un 37enne, entrambi dipendenti dell’azienda. il canale di approvvigionamento dello stupefacente un 50enne, un ex collega, licenziato per motivi disciplinari. I tre sono finiti agli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico. al 50enne, contestato anche il reato di estorsione. Tutto è stato documentato dalle telecamere di sorveglianza. Un operaio che aspetta, poi tra i macchinari ne spunta un altro, soldi in cambio di una dose di cocaina nascosta poi dal cliente in un pacchetto di sigarette. Le indagini dei carabinieri, durate da aprile a giugno scorso, con appostamenti e intercettazioni, sotto la direzione della procura estense. Alcuni locali dello stabilimento erano diventati vere e proprie zone franche, dove durante il turno notturno pusher e acquirenti si incontravano in maniera indisturbata. la droga consumata sul posto di lavoro. lo stupefacente fatto entrare in fabbrica dal 50enne. l’uomo si appostava in una stradina limitrofa allo stabilimento, per poi lanciare gli involucri di polvere bianca al di là del muto di cinta in corrispondenza di punti prestabiliti. Sempre lui si occupava del recupero crediti. sotto gravi minacce, costringeva i clienti non in regola nei pagamenti a saldare immediatamente il debito.






