Nei giorni scorsi è giunta in redazione una lettera che ha acceso i riflettori su un tema delicatissimo: il diritto all’assistenza scolastica per i bambini con disabilità. A scrivere è stato il signor Mauro, genitore di un bambino autistico residente a Cerveteri, che ha voluto denunciare pubblicamente la riduzione delle ore di supporto educativo per il figlio. Nella sua lettera, Mauro lamenta che il Comune avrebbe tagliato quattro ore settimanali del servizio di OEPAC – Operatore Educativo per l’Autonomia e la Comunicazione – riducendo così l’assistenza da 10 a sole 6 ore. L’OEPAC è una figura fondamentale per garantire l’inclusione scolastica e sociale degli studenti con disabilità, favorendo l’autonomia, la comunicazione e la partecipazione attiva in classe. Il genitore denuncia che questa riduzione rischia di compromettere il percorso educativo del figlio e di metterlo in difficoltà nel seguire le lezioni insieme ai compagni. «Si tratta – scrive Mauro – di un diritto essenziale, non di un privilegio. Mio figlio ha bisogno di un sostegno costante per poter apprendere e vivere serenamente la scuola». La segnalazione ha già suscitato la reazione di altri genitori, che temono un possibile ridimensionamento generale del servizio. La vicenda apre un dibattito importante sul ruolo del Comune nel garantire la piena attuazione del diritto allo studio per tutti i bambini, senza discriminazioni.