venerdì, Ottobre 3, 2025

Alta tensione Nato-Russia, Rutte: “Siamo tutti in pericolo”. Putin: “Isterie”

L’aeroporto di Monaco, in Germania, ha comunicato nella prima mattinata di venerdì che avvistamenti di droni giovedì sera hanno costretto il controllo del traffico aereo a sospendere le operazioni, portando alla cancellazione di 17 voli e interrompendo i viaggi di quasi 3.000 passeggeri. Altri 15 voli in arrivo sono stati dirottati a Stoccarda, Norimberga, Vienna e Francoforte, ha dichiarato l’aeroporto in un comunicato. Questo segna l’ultima interruzione causata da droni all’aviazione europea, dopo che avvistamenti analoghi avevano temporaneamente chiuso gli aeroporti in Danimarca e Norvegia la scorsa settimana. I funzionari del controllo del traffico aereo tedesco hanno limitato le operazioni di volo all’aeroporto di Monaco dalle 22:18 (ora locale) di giovedì e successivamente le hanno sospese del tutto a causa di diversi avvistamenti di droni, ha aggiunto l’aeroporto. Il servizio di tracciamento dei voli Flightradar24 ha comunicato che l’aeroporto sarebbe rimasto chiuso fino alle 04:59 di venerdì (ora locale). Il primo volo in arrivo di venerdì è previsto per le 5:25, mentre la prima partenza è in programma per le 5:50, secondo il sito web dell’aeroporto. “Siamo tutti in pericolo, i più avanzati missili russi potrebbero colpire Roma, Amsterdam o Londra a cinque volte la velocità del suono” e “non possono essere intercettati con i nostri sistemi antimissile tradizionali, perciò sono un gravissimo pericolo, significa che siamo tutti sul fronte orientale, non solo l’Estonia, la Polonia o la Romania, ma anche l’Italia”. Lo dice in un’intervista al Tg1 il segretario generale della Nato, Marc Rutte, che esorta a “stare estremamente attenti” con Vladimir Putin, “è già il nostro principale avversario, la principale minaccia nel lungo periodo”. Secondo il numero uno dell’Alleanza, dal punto di vista del rafforzamento delle capacità militari, potrebbe “effettivamente rappresentare una minaccia credibile contro la Nato, come hanno sottolineato alcuni colleghi europei”. Rutte parla poi delle violazioni dello spazio aereo dei giorni scorsi da parte di velivoli russi: “Se si fosse reso necessario, le forze della Nato avrebbero potuto fare molto, molto di più per abbattere i jet da combattimento”. Infine, un commento sul sostegno italiano all’Ucraina, che “è cruciale”. “Il vostro premier – riconosce, parlando di Giorgia Meloni – è un leader internazionale di grande caratura, rispettato negli ambienti governativi di tutto il resto del mondo, tra cui, ed è molto importante, dal presidente americano. L’italia ha sostenuto l’Ucraina dal primo giorno”. Mosca risponderà con molta forza alla militarizzazione dell’Europa, ha dichiarato Vladimir Putin alla conferenza di Valdai a Sochi. “Credo che nessuno dubiti che tali misure di ritorsione da parte della Russia non tarderanno ad arrivare. La risposta alle minacce, a quanto pare, per usare un eufemismo, sara’ molto convincente. E’ proprio una risposta. Noi stessi non abbiamo mai avviato uno scontro militare”, ha sottolineato il presidente russo. “La Russia non mostrerà mai debolezza o indecisione”, ha avvertito Putin, citato dalla Tass. “La nostra storia – ha aggiunto – ha mostrato che la debolezza è inaccettabile, perché crea la tentazione, l’illusione, che alcuni problemi con noi possano essere risolti con la forza”. “Se ne ricordino – è il monito del capo del Cremlino – coloro che coltivano sogni di infliggerci questa sconfitta strategica”. L’Unione Sovietica e poi il suo successore, la Russia, hanno presentato due volte domanda di adesione alla Nato, ma entrambe le volte hanno incontrato il rifiuto dell’Occidente, ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin. “Il nostro Paese, cercando di eliminare le basi per il confronto tra blocchi e creare uno spazio di sicurezza comune, si è persino dichiarato pronto ad aderire alla NATO due volte”, ha dichiarato il leader del Cremlino, intervenendo al Valdai Discussion Club nella localita’ turistica di Sochi sul Mar Nero. La prima volta, cio’ e’ avvenuto “nel 1954, durante l’era dell’URSS”, ha osservato Putin. La seconda volta e’ avvenuta “durante la visita del presidente degli Stati Uniti Bill Clinton a Mosca”. “In entrambe le occasioni, siamo stati praticamente respinti fin dall’inizio”, ha affermato Putin. Secondo il leader del Cremlino, la Russia era disposta a collaborare con l’Occidente per “la sicurezza e la stabilita’ globali”.
“Ma i nostri colleghi occidentali erano riluttanti a liberarsi dalle grinfie degli stereotipi geopolitici e storici, da una visione semplificata e schematica del mondo”, ha affermato. Ha aggiunto che Clinton gli aveva detto di trovare interessante e possibile l’idea dell’adesione della Russia alla Nato, ma di aver cambiato idea da un giorno all’altro dopo essersi consultata con gli alleati.

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