Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in un messaggio registrato diffuso dalla tv israeliana, fa il punto dopo la disponibilità di Hamas ad accettare il piano prima che lunedì inizino i colloqui in Egitto. Hamas ha rilasciato una dichiarazione sul suo canale Telegram accusando il governo israeliano di mentire sulla riduzione delle sue operazioni militari. “L’esercito di occupazione sionista continua a commettere i suoi orribili crimini e massacri contro il nostro popolo palestinese nella Striscia di Gaza” si legge nella dichiarazione rilanciata da Sky News, secondo cui 70 persone sono state uccise negli attacchi dell’Idf. Questo “smaschera le false affermazioni del governo del criminale di guerra Netanyahu riguardo alla riduzione delle operazioni militari contro civili indifesi” ha aggiunto. “Stati Uniti e Israele limiteranno i negoziati a pochi giorni. Poi Hamas verrà smantellato, militarmente o politicamente. Hamas è stato costretto ad accettare il piano Trump” ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha pubblicato su Truth una foto dall’alto della grande piazza di Tel Aviv dove le persone si sono radunate per chiedere il rilascio degli ostaggi mostrando in primo piano uno striscione con sopra la scritta: “Ora o mai più”. Lo rende noto anche il quotidiano The Time of Israel, secondo il quale, questo è un modo per esortare il governo a concludere l’accordo da lui proposto per porre fine alla guerra di Gaza e restituire tutti i rapiti. Il presidente israeliano Isaac Herzog ha dichiarato di dare il suo “pieno sostegno” agli sforzi del primo ministro Benyamin Netanyahu per liberare gli ostaggi e raggiungere un cessate il fuoco a Gaza. “Vediamo che le nostre preghiere si avverino” ha espresso Herzog su X, ringraziando “di tutto cuore” il presidente degli Stati Uniti Donald Trump “per la sua leadership e la sua chiarezza morale nel presentare un piano concreto che offre una reale speranza di cambiamento”. “Non abbiamo ancora raggiunto l’obiettivo, ma la pace a Gaza è più vicina. Confido nel lavoro di Turchia, Qatar ed Egitto per convincere definitivamente Hamas, e negli Usa per influire su Israele. Mancano poche ore all’anniversario di quel tragico 7 ottobre, questa guerra deve finire”. È quanto afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in una intervista al Corriere della Sera, alla luce degli ultimi sviluppi della situazione su Gaza. Il ministro, parlando del ruolo che potrebbe giocare l’Italia nel board per la ricostruzione di Gaza, ha sottolineato che il 9 ottobre a Parigi parteciperà a “una riunione con i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Regno Unito e con i Paesi Arabi e dopo, in Egitto, ci sarà la Conferenza per la ricostruzione. Noi – ha detto – siamo pronti a partecipare a un processo politico post-guerra per la ricostruzione e riunificazione della Palestina, con la possibilità di schierare eventualmente nostri militari. I Carabinieri sono già in Cisgiordania, gli italiani sono ben visti e questo potrebbe essere utile”. E sulla possibilità del riconoscimento della Palestina ha detto: “Lavoriamo giorno dopo giorno, il primo passo è la fine della guerra”.
Hamas: “Sì condizionato al piano Trump”. Il Presidente Usa: “Ora o mai più”. Netanyahu: “Tutti i rapiti torneranno”






