sabato, Novembre 8, 2025

Tevere, presentato il Piano strategico e operativo

Il Tevere diventa una delle strutture portanti del futuro di Roma e di una nuova idea di città centrata sulla transizione ecologica, la mobilità sostenibile e la rigenerazione urbana. È quanto prevede il Piano strategico e operativo (PSO), presentato questa mattina all’Ara Pacis nel corso del convegno internazionale “Il Tevere e la Città. Una grande infrastruttura verde e blu per la rigenerazione urbana”, parte del programma del Tevere Day. Il convegno è stato aperto da Maurizio Veloccia, assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma Capitale ed è proseguito con gli interventi dell’Arch. Enrica De Paulis, dirigente del dipartimento Programmazione urbanistica e responsabile del procedimento, del prof. Arch. Carlo Gasparrini, coordinatore tecnico-scientifico del PSO Tevere, e dell’Arch. Marco Tamburini di Risorse per Roma Spa. A seguire, sul palco, si sono alternati esperti, soggetti e istituzioni competenti insieme a rappresentati della cittadinanza attiva. La sessione della mattina si è conclusa con l’intervento del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Nella sessione pomeridiana sono in programma le relazioni di progettisti ed esperti nazionali e internazionali, che illustreranno esperienze su fiumi europei a confronto. Il PSO, che sviluppa e porta in attuazione quanto previsto nel Piano regolatore generale, rappresenta uno strumento operativo di natura strategica e programmatica che ha come obiettivo quello di conferire al Tevere il ruolo di protagonista della trasformazione sostenibile della città. Una vera e propria infrastruttura ambientale, sociale e culturale che si snoda lungo 75 km di paesaggi naturali, urbani e periurbani da Settebagni a Ostia che – attraversando l’Agro romano a nord, la città ‘moderna’ del Flaminio, il Centro storico dentro le mura, l’ex città industriale di Ostiense-Marconi fino ai paesaggi agrari della duplice foce del Tevere – diventa il catalizzatore di nuove connessioni ecologiche e la leva per una rigenerazione capillare dei territori attraversati. Il Tevere quindi non più confine tra le parti della città, ma spina dorsale di valore strategico, laboratorio di innovazione urbana e sociale, paesaggio vivo da attraversare, abitare e custodire. Un fiume che torna a connettere, generare valore e ispirare futuro. 3 sono gli obiettivi strategici che guidano il PSO, articolati in lineamenti e azioni progettuali: un fiume di spazi verdi e blu per una transizione ecologica di valore paesaggistico e sociale; una rete di mobilità sostenibile per un’accessibilità diffusa e per tutti alla scala urbana e di prossimità; un arcipelago di centralità urbane e locali da qualificare nel quadro di una rinnovata coesione sociale nei luoghi dell’abitare. Il piano si articola in tre tipologie di elaborati: un quadro descrittivo e interpretativo che approfondisce la qualità e quantità di condizioni strutturali, relazioni materiali e immateriali, dinamiche visibili e invisibili, spazializzando attraverso specifiche mappe le questioni più rilevanti che il territorio fluviale fa emergere (vincoli, piani, programmi e progetti in atto, linearità dell’articolazione paesaggistica, trasversalità con i territori contigui, relazioni tra centralità e accessibilità, rapporti tra dimensioni multi-rischio e fragilità ambientali, sociali e insediative, proposte e pratiche sociali della cittadinanza attiva); un quadro strategico-progettuale che individua un set di obiettivi da assumere per l’inquadramento, la condivisione e la valutazione degli interventi; una proposta di governance del PSO.

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