La tregua a Gaza è fragile. Israele accusa Hamas di non aver restituito tutti i corpi degli ostaggi uccisi, come prevedeva l’accordo. I miliziani hanno consegnato alcune salme, ma un funzionario della sicurezza israeliana ha dichiarato che uno dei cadaveri non risulta essere di un ex rapito. La milizia islamica ha annunciato che oggi consegnerà altri quattro cadaveri. Israele blocca gli aiuti da Rafah, che secondo i media riaprirà domani, mentre entrano 600 camion da Kerem Shalom. Trump avverte Hamas: ‘Se non consegna le armi ci penseremo noi, velocemente e con violenza’. Aggiunge Netanyahu: ‘Se Hamas non accetterà di disarmarsi, si scatenerà l’inferno’. Abu Mazen condanna le esecuzioni sommarie compiute nella Striscia ad opera di Hamas contro altri clan islamisti di matrice sunnita. Sono stati identificati i primi due corpi dei quattro ostaggi che ieri sera sono stati consegnati da Hamas. Si tratta di Uriel Baruch, di 35 anni, rapito al Nova festival, e di Tamir Nimrodi, di 19 anni, un soldato preso in ostaggio dalla sua base vicino al valico di Erez. In entrambi i casi sono state le famiglie a confermare il riconoscimento delle salme. In un’intervista alla CBS, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha lanciato un nuovo avvertimento ad Hamas: “Si disarmi o esploderà tutto”. Dopo le dure dichiarazioni serali del presidente Donald Trump, il suo omologo israeliano ha ribadito che “abbiamo concordato di dare una possibilità alla pace, ma Hamas deve disarmarsi. Sono 44 i palestinesi uccisi e 29 i feriti dalle forze israeliane a Gaza in sole 24 ore. Lo riferisce al Jazeera citando fonti del ministero della Sanità della Striscia. Il ministero ha reso noto che 38 corpi sono stati estratti da sotto le macerie e altri ancora sarebbero intrappolati. Le condizioni di Trump erano molto chiare. Questo accadrà rapidamente e forse con la violenza, ma si disarmeranno”. Secondo Netanyahu, se Hamas continuerà a detenere il potere nella Striscia di Gaza, “tutto esploderà”. Hamas è pronto a consegnare le armi pesanti a un organo di governo palestinese di Gaza o a nazioni arabe, ma non consegnerà le armi leggere. Lo riferisce il media statunitense Axios, citando “un funzionario statunitense e una fonte informata”. Secondo queste fonti, “Hamas ha espresso la sua disponibilità a consegnare le sue armi pesanti – principalmente razzi e missili – a un’entità palestinese o araba, ma ha insistito nel conservare le armi per autodifesa”. Qualche ora prima, il presidente Donald Trump aveva minacciato di disarmare Hamas se non avesse provveduto autonomamente, affermando che l’operazione avrebbe potuto essere condotta anche “con la forza”. Al Jazeera sottolinea che non è ancora chiaro se all’organizzazione palestinese sarà comunque consentito conservare le sole armi leggere per far fronte alle varie milizie presenti nella Striscia di Gaza. Il ministro delle Finanze israeliano di estrema destra, Bezalel Smotrich, ha promesso che “ci saranno insediamenti ebraici a Gaza”, nonostante l’accordo di cessate il fuoco e mediato dagli Stati Uniti che non include tali piani. Smotrich ha dichiarato: “Non ci sarà Hamas a Gaza. Ci saranno insediamenti ebraici a Gaza, perchè senza insediamenti a lungo termine non c’è sicurezza”. Ha aggiunto: “Abbiamo pazienza, determinazione e fede e, con l’aiuto di Dio, continueremo la serie di vittorie e miracoli che Dio ha compiuto con noi e otterremo una vittoria completa anche qui… un inverno vittorioso di insediamento e sicurezza per Sderot”. Mentre parlava, la folla intonava lo slogan “Gush Katif”, riferendosi a un gruppo di insediamenti ebraici smantellati durante il ritiro di Israele da Gaza nel 2005.
Hamas consegna altri 4 corpi. Idf: “Uno non è di ostaggio”. Il valico di Rafah riaprirà domani






