Una battaglia per la trasparenza amministrativa si è conclusa con la vittoria di una docente di Ardea contro il Ministero dell’Istruzione e del Merito. La vicenda ha preso avvio lo scorso 10 agosto 2024, quando l’insegnante ha presentato un reclamo all’amministrazione scolastica per contestare il punteggio assegnato nella graduatoria delle assegnazioni provvisorie. Non avendo ricevuto alcuna risposta, il 9 settembre la docente ha inoltrato anche una richiesta formale di accesso agli atti, chiedendo di poter visionare i criteri e i verbali di valutazione che avevano portato al punteggio a lei attribuito. Il Ministero, però, non ha dato alcun riscontro, costringendo la docente – assistita dall’avvocato Domenico Naso – a rivolgersi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio per denunciare il silenzio dell’amministrazione. Durante il giudizio, il Ministero ha sostenuto di aver successivamente depositato la documentazione generale, come graduatorie e contratti collettivi, ma non ha prodotto il verbale specifico relativo alla valutazione della ricorrente, ossia l’unico documento oggetto della richiesta. Il TAR del Lazio, con sentenza del 7 ottobre 2025 (pubblicata nei giorni successivi), ha accolto il ricorso, riconoscendo che la docente aveva pieno diritto a ottenere copia del verbale con il dettaglio dei criteri e delle motivazioni del punteggio assegnato. Una decisione che rafforza il principio di trasparenza e accesso agli atti nella pubblica amministrazione, ribadendo che ogni lavoratore ha il diritto di conoscere come vengono valutati i propri titoli e meriti all’interno delle procedure scolastiche.






