Il consigliere regionale Enrico Tiero è comparso questa mattina davanti al giudice per le indagini preliminari di Latina, Giuseppe Cario, per l’interrogatorio nell’ambito dell’inchiesta per corruzione condotta da carabinieri e guardia di finanza. L’esponente politico, difeso dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, è arrivato in tribunale in piazza Buozzi intorno alle 9.30 per rispondere alle domande del gip, che dovrà decidere sulla richiesta di arresti domiciliari avanzata dalla procura di Latina. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le contestazioni riguardano cinque capi di imputazione per presunti episodi di corruzione nei settori della sanità e dei rifiuti. Al centro dell’indagine figurano presunte assunzioni di lavoro, tessere di partito e una somma di 6mila euro pagata per una cena in un ristorante, che secondo gli investigatori potrebbe rappresentare una tangente. A poche ore dall’interrogatorio, i capigruppo dei partiti di opposizione in Consiglio regionale del Lazio hanno diffuso una nota congiunta invitando Tiero a fare un passo indietro e a rinunciare alla presidenza della commissione Sviluppo economico e Attività produttive. «Siamo pienamente consapevoli del valore della presunzione di innocenza, ma è necessario tutelare la fiducia dei cittadini e il corretto funzionamento delle istituzioni», si legge nel comunicato delle opposizioni.






