Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità il bilancio consolidato del Comune, documento che aggrega i dati economici dell’amministrazione e delle partecipate comprese nel perimetro di consolidamento. Ma più che i numeri illustrati in aula dall’assessore Elena Angiani, a far discutere è stato l’equilibrio politico che ha permesso di portare a casa il risultato. Senza la presenza del consigliere di minoranza Elpidio Micci (Forza Italia), infatti, la maggioranza non avrebbe avuto il numero legale necessario per la votazione. Il forzista, vicino alle posizioni del segretario provinciale Romoli, pur scegliendo di astenersi, è rimasto in aula mentre gli altri gruppi di opposizione – tra cui Giulio Marini, esponente di Forza Italia-Udc-Fondazione – hanno lasciato i banchi al momento del voto. Una scelta decisiva, che ha consentito al Patto Civico, rimasto “orfano” di due esponenti, di mantenere il quorum. Assenti infatti Ugo Poggi, giustificato per motivi personali, e Massimiliano Urbani, uscito per motivi di opportunità in quanto dipendente della società partecipata Francigena, i cui dati economici, insieme a quelli di Talete, sono inclusi nel consolidato. Con Micci rimasto in aula, i votanti sono stati 18: 17 favorevoli (compresa la sindaca) e un’astensione, portando così all’approvazione unanime del bilancio. La mossa del consigliere azzurro non è passata inosservata. Nelle file dell’opposizione, la permanenza in aula di Micci è stata letta come un segnale politico: un possibile preludio a un asse tra Forza Italia, Patto Civico e Partito Democratico, lo stesso schema che oggi governa Palazzo Gentili e che potrebbe essere riproposto in vista delle prossime elezioni provinciali. Terminate le tensioni, la seduta è proseguita con il punto successivo all’ordine del giorno: l’aggiornamento e la modifica del programma triennale delle opere pubbliche 2025-2027 e dell’elenco annuale 2025. A relazionare sono stati gli assessori Stefano Floris (Lavori Pubblici) ed Emanuele Aronne (Qualità degli spazi urbani). Su questo tema, la delibera è stata approvata a maggioranza, con la sola astensione di Micci e il voto contrario di tutte le opposizioni. Un epilogo che conferma come, dietro l’approvazione tecnica del bilancio, si muovano già le prime strategie politiche in vista dei futuri equilibri provinciali.






