Il consiglio comunale di Tarquinia ha approvato all’unanimità una mozione di contrarietà al carbone, con il voto favorevole anche dei gruppi di opposizione di centrodestra. L’atto politico sancisce il no del Comune a qualsiasi ipotesi di riaccensione o mantenimento a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord (TVN) di Civitavecchia, respingendo inoltre la proroga del phase out al 2038 e l’eventualità di conservare l’impianto come riserva energetica. «Un atto politico forte, condiviso da tutto il consiglio comunale», sottolineano gli esponenti del Movimento 5 Stelle di Tarquinia, che invitano anche l’Università Agraria a prendere posizione sul tema con altrettanta determinazione. Secondo i Cinque Stelle, la mozione rappresenta un chiaro segnale a difesa del diritto alla salute, della qualità ambientale e dello sviluppo sostenibile del territorio, opponendosi a decisioni governative che potrebbero compromettere il futuro energetico e ambientale dell’intera area. La città etrusca conferma così il suo impegno per un modello energetico alternativo, ribadendo che il futuro del territorio non può più essere legato al carbone.






