Il consiglio dei ministri ha approvato la manovra di bilancio per il 2026. Una manovra economica di 18 miliardi di euro complessivi, in crescita rispetto ai 16 miliardi iniziali. Le misure sono garantite da coperture finanziarie anche dal sistema bancario e assicurativo (circa 4,3-4,5 miliardi) e rimodulazione di programmi del PNRR e spending review. “La manovra vale 18,7 miliardi di euro, è più leggera delle precedenti e tiene conto anche nel quadro complessivo”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo in conferenza stampa dopo il Cdm che ha dato via libera alla manovra.“Dedichiamo alla famiglia circa 1,6 miliardi di euro in più. Aumentiamo da 40 a 60 euro al mese il bonus per le mamme lavoratrici”. Ha detto la premier Meloni. “Interveniamo sull’Irpef, ci concentriamo sul ceto medio” con una misura che pesa “circa 2,8 miliardi di euro”, mettiamo 1,9 miliardi sui salari”, con detassazione dei premi di produttività e turni festivi e notturni. “Una manovra seria che si concentra sulle stesse grandi priorità delle precedenti: famiglia e natalità, riduzione delle tasse, sostegno alle imprese e sanità”. Meloni ha introdotto così la manovra. Tra le misure più rilevanti c’è l’aumento del bonus per le mamme lavoratrici da 40 a 60 euro mensili e l’esclusione della prima casa dal calcolo dell’ISEE per alcuni bonus sociali, con un limite al valore catastale dell’immobile. Sul fronte fiscale, è previsto un taglio dell’IRPEF per il ceto medio, con la seconda aliquota ridotta dal 35% al 33%, per un impatto di circa 9 miliardi nel triennio. La manovra prevede anche investimenti per circa 8 miliardi destinati alle imprese, con il rifinanziamento di incentivi come la “Nuova Sabatini”, e un contributo delle banche agli investimenti nella sanità in cambio di una riduzione della tassazione su utili distribuiti. È stato inoltre approvato un aumento della pensione anticipata di tre mesi, esclusi però i lavori gravosi e usuranti. Ora la legge di bilancio sarà inviata al Parlamento per l’approvazione definitiva. Riduzione della seconda aliquota IRPEF dal 35% al 33%, con un impatto di circa 9 miliardi nel triennio, a favore del ceto medio.
Stanziamento di circa 2 miliardi per adeguamento salariale al costo della vita.
Proroga al 2026, alle stesse condizioni del 2025, delle detrazioni fiscali per spese edilizie (bonus casa al 50% per ristrutturazioni sulla prima abitazione senza limiti di reddito).
Pacchetto famiglia e lotta alla povertà con circa 3,5 miliardi nel triennio, inclusi congedi parentali facoltativi all’80% per 3 mesi e una “dote previdenziale” per i nuovi nati.
Riforma dell’ISEE che prevede l’esclusione dell’abitazione principale dal patrimonio calcolato e revisione delle scale di equivalenza, con un impatto di circa 500 milioni annui.
Nuove risorse per sanità e sostegno alle imprese. Nessuna introduzione di plastic tax o sugar tax per tutto il 2026. Prosecuzione della pacificazione fiscale per contribuenti, con definizione di iniziative specifiche. Ulteriori fondi per il welfare e agevolazioni per madri lavoratrici. Queste misure mirano a sostenere il reddito medio-basso, le famiglie, le imprese e la sanità, bilanciando crescita e sostenibilità dei conti pubblici secondo il nuovo Documento programmatico di bilancio 2026 approvato in Consiglio dei ministri. Sul tema del sistema assicurativo e bancario “non temo contraccolpi. Ho detto che non c’era alcun intento punitivo. Il tema era concentrarsi sulle priorità mantenendo una traiettoria che ci permette di essere seri e credibili”. Ha detto Meloni. “Abbiamo chiesto al sistema di darci una mano. Gli interlocutori sono stati aperti, poi ci sono state interlocuzioni nella maggioranza. Comprendo il principio culturale” alla base della richiesta di FI sul fatto che non bisognava introdurre una tassa sugli extraprofitti. “Non temo contraccolpi. Ho trovato una consapevolezza del sistema bancario e sulla volontà di dare una mano. Poi possiamo non essere d’accordo sulla cifra”.
Via libera del Cdm alla Manovra da 18 miliardi di euro | Bonus mamme più ricco e un aiuto ai separati






