lunedì, Novembre 17, 2025

Assalto al bus dei tifosi toscani: la polizia stringe il cerchio attorno a dieci ultras della Sebastiani Rieti

Potrebbero arrivare già nelle prossime ore sviluppi decisivi nelle indagini sull’assalto al pullman dei tifosi toscani, culminato con la tragica morte di Raffaele Marianella, 65 anni, autista del mezzo, originario di Roma ma residente da anni a Firenze. L’uomo è stato ucciso nella serata di ieri durante un violento agguato avvenuto sulla superstrada Rieti–Terni, un episodio che ha sconvolto l’intero mondo dello sport e acceso i riflettori sulla violenza legata alle frange più estreme del tifo organizzato.

Le indagini: nel mirino una decina di ultras reatini

La Polizia di Stato e la Digos di Rieti, coordinate dalla Procura, hanno avviato una fitta attività investigativa che in queste ore sta stringendo il cerchio attorno a una decina di tifosi della Sebastiani Rieti, sospettati di aver partecipato all’assalto. Si tratterebbe di soggetti già noti alle forze dell’ordine, appartenenti alla frangia più radicale della tifoseria, la cosiddetta “Curva Terminillo”, da tempo monitorata per precedenti episodi di violenza e disordini durante le partite disputate al PalaSojourner. Secondo quanto trapelato da fonti investigative, gli inquirenti starebbero passando al setaccio filmati delle telecamere di sorveglianza, testimonianze dei presenti e ricostruzioni dei tabulati telefonici, al fine di individuare con precisione i responsabili materiali dell’attacco. Gli investigatori non escludono inoltre un possibile collegamento con ambienti dell’estrema destra, che avrebbero avuto un ruolo nell’organizzazione o nella partecipazione all’agguato.

La dinamica dell’assalto

L’assalto sarebbe avvenuto intorno alle 21:30 di ieri sera, quando il bus con a bordo i tifosi toscani, di ritorno da una gara, è stato bloccato da un gruppo di persone incappucciate che, dopo aver lanciato oggetti contundenti e pietre, avrebbero sfondato alcuni finestrini del mezzo. Nel caos, secondo una prima ricostruzione, Marianella sarebbe stato colpito mortalmente mentre cercava di manovrare il pullman per mettere in salvo i passeggeri. Subito dopo l’assalto, gli aggressori si sarebbero dati alla fuga a bordo di alcune auto, abbandonando sul posto diversi oggetti poi sequestrati dalla polizia scientifica, tra cui bastoni, spranghe e sciarpe con i colori della squadra reatina.

Reazioni e sdegno

Il tragico episodio ha suscitato profonda indignazione nel mondo dello sport e della politica. Il sindaco di Rieti ha espresso “sdegno e dolore per una violenza inaccettabile che nulla ha a che vedere con lo sport”, mentre la società Sebastiani Rieti ha diffuso una nota in cui “condanna fermamente ogni forma di violenza e si dissocia da chi ha macchiato il nome della città e della squadra”. Anche la Federazione Italiana Pallacanestro ha espresso cordoglio per la morte dell’autista, chiedendo pene severe per i responsabili e annunciando un minuto di silenzio in tutti i palazzetti del campionato nel prossimo turno.

Attesa per le prossime ore

Le forze dell’ordine, intanto, mantengono il massimo riserbo, ma non si escludono arresti già nelle prossime ore. I sospetti principali ricadono su alcuni ultras reatini con precedenti per risse e disordini sportivi, individuati grazie alle testimonianze e alle immagini acquisite. Il procuratore capo di Rieti ha definito l’accaduto “un atto criminale di una gravità inaudita”, sottolineando che “la violenza organizzata non deve più trovare spazio nel mondo dello sport”. La città di Rieti si è svegliata oggi sotto shock e in silenzio, mentre l’Italia intera attende giustizia per Raffaele Marianella, vittima innocente di un’aggressione che ha trasformato una notte di sport in una tragedia.

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