Centinaia di candele hanno illuminato la notte di Ostia Nuova, dove ieri sera la comunità si è stretta in un lungo e commosso abbraccio per Simone Schiavello, il ragazzo di appena 19 anni ucciso a coltellate in via Antonio Forni. Un corteo silenzioso, composto da familiari, amici, compagni di scuola e semplici cittadini, ha attraversato le strade del quartiere, portando con sé il dolore e la rabbia di un’intera città che chiede giustizia. La fiaccolata, partita al tramonto dal luogo dell’aggressione, si è snodata tra applausi e lacrime. In molti tenevano tra le mani foto di Simone e cartelli con messaggi di affetto e denuncia: “Giustizia per Simone”, “Mai più violenza”, “Ostia non dimentica”. I presenti hanno osservato lunghi momenti di silenzio, interrotti solo dal fruscio delle fiaccole e da qualche voce sommessa che recitava una preghiera. Simone, diplomato all’istituto alberghiero, era un ragazzo solare, molto conosciuto nel quartiere per la sua gentilezza e la sua passione per la cucina. La sera della tragedia, secondo la ricostruzione degli inquirenti, era stato aggredito da un 30enne di origini cilene, con il quale avrebbe avuto un alterco nato per futili motivi. L’uomo, bloccato poco dopo dai carabinieri, si trova ora in carcere con l’accusa di omicidio. Tra le persone presenti alla fiaccolata anche le autorità locali, rappresentanti delle scuole e numerose associazioni civiche. “Non possiamo rassegnarci a questa violenza – ha detto una docente del suo istituto – Simone meritava di vivere, e noi continueremo a ricordarlo attraverso la forza del bene e della legalità”. Oggi, a distanza di poche ore dalla marcia, Ostia tornerà al centro dell’attenzione nazionale: nella sede del X Municipio si terrà un’audizione straordinaria della Commissione parlamentare antimafia, presieduta da Chiara Colosimo. All’incontro parteciperanno magistrati, forze dell’ordine e rappresentanti istituzionali, per fare il punto sulla sicurezza del territorio e sul crescente allarme sociale legato ai recenti episodi di violenza. La fiaccolata di ieri sera ha lasciato un segno profondo: una comunità ferita ma unita, che ha scelto il silenzio come forma più alta di denuncia. Ostia, ancora una volta, si è raccolta per dire basta alla violenza e per non dimenticare il sorriso di Simone, diventato simbolo di una generazione che chiede solo di vivere in pace.






