venerdì, Novembre 7, 2025

Roma soffocata dalle auto: la Capitale ferma al palo nella classifica di Legambiente. “Le politiche anti-smog non convincono”

Roma continua a respirare male e a muoversi peggio. La Capitale resta ferma nella classifica nazionale di Ecosistema Urbano 2025, il rapporto annuale di Legambiente e Ambiente Italia che analizza le performance ambientali dei capoluoghi italiani. Dopo il balzo dello scorso anno – quando era passata dall’89ª alla 65ª posizione – la città eterna non registra alcun progresso, mantenendo esattamente lo stesso piazzamento del 2024. Un risultato che fotografa una Capitale in stallo, incapace di migliorare in modo concreto la qualità dell’aria, la mobilità sostenibile e la gestione dei rifiuti. Secondo Legambiente, “Roma non sta adottando politiche incisive per ridurre lo smog, diminuire il traffico e rendere la città più vivibile. Servono scelte coraggiose e strutturali, non interventi spot”.

I numeri dell’Ecosistema Urbano

Il rapporto, giunto alla sua 32ª edizione, valuta 19 parametri legati a sei macro-aree ambientali: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia. Ogni città ottiene un punteggio su 100, costruito in base al livello di sostenibilità raggiunto rispetto a una “città ideale”. Roma mostra segnali di miglioramento soltanto in alcune voci, come la raccolta differenziata, ma resta gravemente indietro per quanto riguarda la qualità dell’aria e il trasporto pubblico. Il traffico automobilistico continua a essere uno dei principali fattori di inquinamento, con livelli di biossido di azoto e polveri sottili (PM10 e PM2.5) che superano ancora i limiti raccomandati dall’OMS.

Una città che non cambia passo

La Capitale, secondo il dossier, “soffre di un modello di mobilità antiquato e di un’eccessiva dipendenza dall’auto privata”. Gli investimenti su piste ciclabili e mezzi pubblici sostenibili restano marginali rispetto alle necessità di una metropoli da oltre 2,8 milioni di abitanti. “Roma paga la sua lentezza nel mettere in campo misure strutturali come zone a traffico limitato efficaci, estensione delle aree pedonali e potenziamento del trasporto elettrico”, sottolinea Legambiente nel suo commento al rapporto.

Tra smog e immobilismo politico

La delusione maggiore arriva dalle politiche anti-smog, considerate ancora frammentarie. Le misure annunciate – come il piano per le nuove ZTL e la graduale sostituzione dei bus diesel – non hanno ancora prodotto risultati tangibili. A peggiorare la situazione, anche l’assenza di un sistema efficiente di monitoraggio e controllo delle emissioni. Molte delle iniziative avviate negli ultimi anni, come le “strade scolastiche” o i corridoi verdi, “restano esperimenti isolati e privi di continuità territoriale”, si legge nel rapporto.

Il confronto con le altre città

Nel frattempo, altre grandi città italiane mostrano segnali di risveglio. Milano, Bologna e Firenze, pur con problemi analoghi, hanno scalato posizioni grazie a politiche di mobilità sostenibile più decise, al potenziamento delle reti ciclabili e alla riduzione delle emissioni. Roma, invece, resta intrappolata tra ritardi cronici e scelte rinviate. Il verdetto di Legambiente è chiaro: la Capitale deve cambiare marcia, se vuole davvero diventare una città moderna, verde e vivibile. Per ora, resta una metropoli bellissima ma immobile, dove lo smog continua a pesare sul cielo — e sulla salute — dei romani.

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