L’esercito israeliano ha annunciato di aver identificato i corpi di due ostaggi restituiti ieri sera nella Striscia di Gaza: si tratta di Tamir Adar, 38 anni, e di Aryeh Zalmanovich, 85 anni. Secondo le autorità israeliane, Tamir Adar è stato ucciso durante l’attacco del 7 ottobre 2023 compiuto in Israele dal movimento islamista Hamas.
Aryeh Zalmanovich, agricoltore e tra i fondatori del kibbutz Nir Oz, era stato a sua volta rapito durante l’assalto. Era comparso in un video diffuso da Hamas nel 2023, in cui si sosteneva che avesse avuto un infarto, notizia mai verificata. La sua morte era poi stata confermata lo scorso dicembre dal kibbutz Nir Oz.Il responsabile del servizio d’azione contro le mine dell’Onu (Unmas) nei territori palestinesi occupati, Luke David Irving, ha dichiarato che la popolazione di Gaza è esposta a una minaccia “incredibilmente alta” a causa degli ordigni inesplosi che disseminano l’enclave. Irving, come spiega Al Jazeera, ha sottolineato come la scorsa settimana cinque bambini palestinesi siano rimasti feriti da armi sepolte tra le macerie dei bombardamenti israeliani. “È solo uno dei centinaia di casi segnalati”, ha aggiunto in un briefing al quartier generale dell’ONU a New York. “Ad oggi, l’Unmas ha registrato 328 vittime di ordigni esplosivi, tra feriti e morti, dall’ottobre del 2023”. Tuttavia “riteniamo che questa cifra sia ampiamente sottostimata. Purtroppo, possiamo affermare che molte più persone siano rimaste ferite o uccise a causa degli ordigni che disseminano Gaza negli ultimi due anni”. L’Unmas è riuscita a identificare “almeno 560 ordigni esplosivi nelle aree di Gaza a cui ha potuto accedere. Ma non conosceremo l’effettiva entità della contaminazione a Gaza finché non sarà possibile condurre un’indagine completa”, ha concluso Irving. Una delegazione di Hamas afferma che il gruppo resta fedele all’accordo di cessate il fuoco nonostante quelle che ha definito le “ripetute violazioni” da parte di Israele. In un incontro in Qatar con funzionari turchi, Hamas ha affermato che Israele sta ritardando l’attuazione del cessate il fuoco non riaprendo il valico di Rafah “per il passaggio di malati e feriti e impedendo l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza”. Mujahid Muhammad Darwish, capo della delegazione di Hamas, ha sottolineato “i diritti inalienabili del nostro popolo all’autodeterminazione e il suo diritto a uno Stato indipendente con Gerusalemme come capitale”.
Hamas consegna altre due salme, Vance: “La tregua reggerà”






