Operazione congiunta delle forze dell’ordine contro l’illegalità ambientale. I carabinieri della stazione locale, insieme alla Polizia Locale e al personale tecnico dell’Ufficio Ambiente del Comune, hanno scoperto due discariche abusive in un’area rurale del territorio, accertando gravi violazioni in materia ambientale e urbanistica. A finire nei guai una donna di 39 anni, denunciata in stato di libertà per la realizzazione e gestione di una discarica non autorizzata. La stessa è stata inoltre segnalata per abusi edilizi, legati alla costruzione di manufatti in totale difformità o in assenza del permesso di costruire, in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico e archeologico. Durante i controlli, i militari hanno posto sotto sequestro due aree: la prima, di circa 4.000 metri quadrati, risultava per il 70% occupata da rifiuti di varia natura – anche pericolosi – tra cui materiali da demolizione, scarti elettronici, pneumatici, strutture metalliche, taniche di vernici, infissi, mobili e carcasse di veicoli. Alcuni materiali presentavano chiari segni di combustione. La seconda area, di circa 380 metri quadrati, ospitava rifiuti inerti e una carcassa di autocarro priva di motore. Nel corso delle ispezioni è stato richiesto anche l’intervento del servizio veterinario, poiché sul posto era presente un bovino privo di codice stalla e di qualsiasi elemento identificativo. Inoltre, la donna è stata segnalata alla Prefettura dopo che i carabinieri hanno rinvenuto una pianta di marijuana contenente circa 38 grammi di infiorescenze. L’intera zona è stata sottoposta a sequestro preventivo d’urgenza, mentre proseguono gli accertamenti per stabilire l’esatta portata dei danni ambientali e le eventuali responsabilità connesse.
