sabato, Novembre 22, 2025

Trump sanziona il petrolio russo, l’ira di Mosca ma la Cina sospende gli acquisti

Le principali compagnie petrolifere statali cinesi hanno sospeso gli acquisti di petrolio russo trasportato via mare dopo che gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a Rosneft e Lukoil, le due maggiori compagnie petrolifere di Mosca, secondo quanto riferito giovedì da diverse fonti commerciali. La mossa arriva mentre le raffinerie indiane, il principale acquirente di petrolio russo trasportato via mare, sono pronte a ridurre drasticamente le importazioni di greggio da Mosca, per conformarsi alle sanzioni imposte dagli Stati Uniti a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte del Cremlino. Il forte calo della domanda di petrolio da parte dei due maggiori clienti della Russia metterà a dura prova le entrate petrolifere di Mosca e costringerà i principali importatori mondiali a cercare fonti di approvvigionamento alternative, facendo aumentare i prezzi globali. Le compagnie petrolifere nazionali cinesi PetroChina, Sinopec, CNOOC e Zhenhua Oil si asterranno dal commerciare petrolio russo trasportato via mare, almeno nel breve termine, a causa delle preoccupazioni relative alle sanzioni, secondo quanto riferito dalle fonti. Le quattro società non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento. Le forze di Kiev hanno colpito durante la notte la raffineria di petrolio russa di Ryazan, ha dichiarato giovedì lo Stato Maggiore ucraino. L’attacco ha provocato un violento incendio nell’impianto, fondamentale per i rifornimenti militari russi, secondo quanto riportato su Telegram. Secondo lo Stato Maggiore, i droni ucraini hanno anche colpito un deposito di munizioni nella regione di Belgorod. Le forniture di gas naturale liquefatto dal progetto russo Sakhalin-2 svolgono un “ruolo estremamente importante” nella sicurezza energetica del Giappone e sostituirle sarebbe costoso e causerebbe un aumento dei prezzi dell’elettricità, ha affermato il ministro dell’Industria giapponese. In vista della visita del presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Giappone la prossima settimana, il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha esortato Tokyo a interrompere gli acquisti di energia dalla Russia, che consistono principalmente in GNL, che rappresenta il 9% delle importazioni giapponesi di combustibile. Ryosei Akazawa, 64 anni, veterano del commercio nominato ministro dell’Economia, del Commercio e dell’Industria dal nuovo primo ministro Sanae Takaichi, ha dichiarato ai giornalisti che il mercato asiatico del GNL dovrebbe essere in difficoltà.  “Se il GNL venisse acquistato da un mercato alternativo (in sostituzione delle forniture di Sakhalin-2), il prezzo di acquisto del GNL aumenterebbe vertiginosamente e il prezzo dell’elettricità tornerebbe a salire”, ha affermato Akazawa, che ha guidato i recenti negoziati commerciali tra Giappone e Stati Uniti che hanno portato alla riduzione delle tariffe statunitensi sui beni importati dal Giappone.  La maggior parte dei contratti giapponesi relativi al GNL di Sakhalin-2 scadrà tra il 2028 e il 2033 e una risoluzione anticipata comporterebbe multe per gli acquirenti giapponesi, costringendoli a cercare forniture alternative sul mercato spot, dove le opzioni potrebbero essere limitate a causa dell’elevata concorrenza. “A seguito dell’attacco del drone nemico Lancet a Kramatorsk, sono morti la giornalista del canale televisivo “Freedom” Olena Hubanova e il cameraman Evgeny Karmazin. Fin dai primi giorni dell’invasione su larga scala da parte della Federazione Russa, hanno documentato la situazione nella regione, raccontando la verità sui crimini nemici, l’evacuazione della popolazione civile e le storie dei nostri difensori. Hanno lavorato nei punti più caldi della regione di Donetsk, erano sempre i primi ad arrivare ovunque. È difficile credere che questo potesse accadere proprio a loro… È una grave perdita per la regione e per tutti noi. Luminosi, sensibili, giusti e onesti. Olena ed Evgeny rimarranno per sempre nella nostra memoria proprio così… Le nostre sincere condoglianze ai familiari, ai parenti e ai colleghi. La Russia è un paese terrorista e deve pagare per tutti i suoi crimini!”. Lo scrive sui social il governatore della regione ucraina di Donetsk, Vadym Filashkin, pubblicando una foto dei due reporter e una della loro automobile dopo l’attacco. “Mi pare che gli Stati Uniti siano rimasti delusi dalla reazione di Putin. Sembrava possibile un incontro per avviare una seconda fase del dialogo, ma da Mosca e’ arrivato un rifiuto. Tuttavia, e’ giusto che anche a Mosca si assumano le proprie responsabilita’ per cio’ che sta accadendo: sono loro ad aver avviato la guerra e, oggi, a non voler arrivare a un cessate il fuoco”. Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, all’uscita del pre-vertice Ue del Ppe, commentando le sanzioni Usa imposte a Mosca. “Da un punto di vista militare, la guerra e’ stata un fallimento per la Federazione Russa. In tre anni non sono riusciti a ottenere significativi avanzamenti, nonostante gli uomini e i mezzi a disposizione – compresi i soldati provenienti dalla Corea del Nord. Evidentemente, in un’autocrazia c’e’ il bisogno di mostrare successi: si spera di conquistare nuovi territori, ma non mi pare che ci riescano. Conquistare cento metri di territorio ucraino non puo’ essere considerata una grande vittoria, se si pensa al milione e mezzo di uomini impegnati e agli enormi investimenti che stanno sostenendo”, ha aggiunto. “L’intera industria russa e’ ormai trasformata in un apparato bellico: si spende moltissimo, anche per gli stipendi dei soldati, che guadagnano fino a tre volte quanto un operaio. Credo che prima o poi saranno costretti a piu’ miti consigli. Se gli Stati Uniti continueranno a inviare segnali forti – a partire dalle sanzioni contro le grandi compagnie petrolifere – ci saranno ripercussioni significative sul piano economico e finanziario, colpendo direttamente le risorse che oggi servono a finanziare la guerra”.

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