Grande partecipazione di pubblico alla cerimonia di inaugurazione e riconsegna alla comunità della chiesa di Santa Maria delle Colonne, completata dopo un lungo e complesso intervento di restauro e risanamento conservativo. L’opera è stata interamente finanziata grazie ai fondi del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nell’ambito dell’Investimento 2.2, dedicato alla tutela e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale. Il progetto si inserisce nel più ampio piano promosso dalla Curia Vescovile di Viterbo per il recupero di 18 chiese rurali sparse nella Tuscia, con l’obiettivo di conservare e valorizzare il patrimonio religioso e architettonico della regione. La chiesa, un tempo nota come Santa Maria dei Monaci, risale al periodo compreso tra il XII e il XIII secolo ed è uno dei simboli storici del territorio. L’alta qualità e la complessità tecnica dell’intervento sono state garantite dal progetto e dalla direzione lavori dello studio di architettura Alma Civita, specializzato nel restauro dei monumenti e nel recupero del patrimonio edilizio. L’esecuzione è stata affidata all’impresa Fedele Paolo di Soriano nel Cimino, che ha curato ogni fase del cantiere con attenzione ai dettagli storici e architettonici. Il restauro ha interessato l’intera struttura, isolata a circa 3 km a nord-ovest dal borgo, con particolare riguardo al recupero delle fasi architettoniche precedenti. Sono stati valorizzati i muri in grandi conci di tufo e gli elementi distintivi dell’aula unica, coperta da un tetto a vista con due capriate lignee, riportando alla luce la bellezza originaria dell’edificio. La cerimonia ha sottolineato l’importanza del restauro come momento di riappropriazione culturale e spirituale da parte della comunità, che ora può tornare a vivere un luogo storico di grande valore architettonico e religioso.






