giovedì, Novembre 6, 2025

Blitz al Righi. Perquisizioni della Digos

Proseguono senza sosta le indagini della Digos della Questura di Roma per fare luce sui due episodi avvenuti negli ultimi giorni davanti a due storici istituti del centro della Capitale. Nelle ultime ore gli investigatori hanno eseguito perquisizioni a carico di tre giovani che gravitano in ambienti dell’estrema destra romana, sospettati di aver preso parte al raid di domenica sera al liceo scientifico Righi e al tentato blitz di ieri al vicino liceo Tasso. Secondo quanto emerge dagli ambienti investigativi, i tre sarebbero riconducibili al movimento Lotta Studentesca, frangia giovanile nota per le sue posizioni radicali. Le perquisizioni, effettuate nelle loro abitazioni e in alcuni luoghi da loro frequentati, puntano a individuare materiale utile a chiarire la dinamica delle due azioni e l’eventuale coinvolgimento dei giovani nelle aggressioni. I due episodi, avvenuti a distanza di poche ore l’uno dall’altro, hanno mostrato modus operandi simili: gruppi composti da più persone, con il volto coperto da caschi integrali, che si sono presentati davanti ai licei armati di bastoni e oggetti contundenti, creando momenti di forte tensione e costringendo alcuni studenti e docenti a rifugiarsi all’interno degli edifici scolastici. Al Righi, domenica sera, il raid sarebbe durato pochi minuti prima che il gruppo si dileguasse; al Tasso, invece, il blitz è stato tentato ma non portato a compimento, forse per la presenza delle forze dell’ordine già in allerta dopo il primo episodio. La Digos, dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti e acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, sta ora cercando di identificare uno per uno i partecipanti ai due assalti, ricostruendo ruoli e responsabilità. Le analisi sui filmati — alcuni dei quali mostrerebbero i movimenti del gruppo pochi istanti prima e dopo l’azione — rappresentano una parte cruciale dell’inchiesta. Al momento, si tratta di accertamenti investigativi preliminari: le perquisizioni non equivalgono ad attribuzione di responsabilità penali. Ogni persona coinvolta nelle attività di indagine deve essere considerata innocente fino all’eventuale sentenza definitiva di condanna. Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni con ulteriori verifiche e possibili nuove acquisizioni di materiale e testimonianze, mentre cresce l’attenzione delle istituzioni scolastiche e delle famiglie per la sicurezza degli studenti nelle aree limitrofe agli istituti del centro storico.

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