venerdì, Novembre 7, 2025

Assalti al Righi, la Digos ha perquisito 3 persone

I due assalti al liceo Righi. Sono 3 i giovani perquisiti dalla Digos. Appartengono – ha spiegato la Questura di Roma – a frange di estrema destra, riconducibili al movimento Lotta studentesca. Sono indiziati per aver peso parte agli atti vandalici. La sera di lunedì una quindicina di giovani con caschi e armati di spranghe, avevano tentato di forzare la porta d’ingresso del liceo scientifico di via Campania, gridando “boia chi molla” e inneggiando al Duce mentre lanciavano bottiglie di vetro e mattoni sull’istituto. «I fascisti hanno assaltato la scuola», hanno subito denunciato gli studenti che dal 22 ottobre occupano la scuola in solidarietà con la Palestina. Martedì, l’assalto si è ripetuto. È stata divelta un grata e spaccati i vetri di una finestra dell’adiacente liceo classico Tasso. Gli aggressori sono riusciti a entrare ma non a raggiungere gli occupanti del Righi. L’occupazione continua e questa mattina gli studenti erano chiusi nella scuola e non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, mentre il preside Giovanni Cogliandro ha ribadito “con la più totale fermezza” la condanna di quanto accaduto. Sull’episodio il Partito Democratico ha presentato una interrogazione in Senato, definendolo “un’aggressione politica, violenta e squadrista, che deve essere condannata senza ambiguità”. Continua intanto nelle scuole romane – dopo le ultime occupazioni, il dialogo tra studenti e dirigenti scolastici. “Presidi e insegnanti sono sempre disponibili ad ascoltare le ragioni degli studenti purché vengano rispettate le regole democratica e garantito il diritto allo studio di tutti”, spiega Mario Rusconi, dell’associazione nazionale preside. Intanto al Righi si pensa già al futuro. In questi giorni i ragazzi hanno chiamato alcuni artisti a realizzare dei murales

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