venerdì, Novembre 7, 2025

Crisi climatica, Roma maglia nera d’Italia con 93 eventi estremi dal 2015

Roma è la città italiana con il maggior numero di eventi climatici estremi registrati negli ultimi anni. È quanto emerge dal nuovo report CittàClima di Legambiente, dedicato alle governance per l’adattamento climatico delle aree urbane. Dal 2015 nella Capitale si contano 93 episodi riconducibili alla crisi climatica, pari all’11,5% del totale nazionale, più del doppio rispetto a Milano, seconda in classifica con 40 eventi. Il dato consegna a Roma la maglia nera d’Italia per numero di fenomeni estremi. Secondo il rapporto, 54 episodi sono allagamenti da piogge intense, seguiti da 12 danni da vento, 12 alle infrastrutture, 3 da grandine, 3 da esondazione fluviale, 1 da siccità prolungata, 1 al patrimonio storico, 1 da temperature record e 6 mareggiate che hanno colpito la costa laziale. “Continua a salire nella Capitale il numero di eventi estremi provocati dalla crisi climatica – spiega Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – soprattutto a causa del consumo di suolo e delle urbanizzazioni che per anni hanno preceduto qualsiasi pianificazione sostenibile. L’estensione del territorio romano amplifica la vulnerabilità della città”. Nel report viene citata tra le buone pratiche la Strategia di Adattamento del Comune di Roma, approvata a gennaio 2025. Il documento individua linee guida per affrontare eventi meteorici violenti, garantire risorse idriche, contenere gli effetti delle alte temperature e ridurre l’erosione costiera. Scacchi sottolinea come “i risultati della strategia si vedranno nel medio-lungo periodo, ma è necessario accelerare ora con misure operative di ri-urbanizzazione sostenibile, riducendo le emissioni climalteranti e il numero di auto private che affollano le strade di Roma”. L’obiettivo, aggiunge, è sviluppare energia rinnovabile, una gestione efficiente dei rifiuti e un forte potenziamento del trasporto pubblico locale, già in fase di avvio con i cantieri delle nuove tranvie e i prolungamenti delle linee metro. Nel documento si evidenzia inoltre la necessità di una svolta politica nella gestione della mobilità urbana. Secondo l’associazione, la riduzione del parco auto resta la condizione indispensabile per abbattere le emissioni e migliorare la qualità dell’aria nella Capitale e nel Lazio. Nel quadro nazionale, Fiumicino figura tra le dieci città più colpite (tra 50mila e 150mila abitanti) per numero di eventi estremi legati alla crisi climatica, confermando la fragilità ambientale del territorio laziale.

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