Tra videopoker, slot-machine, scommesse clandestine, gratta e vinci, sale bingo, nel Lazio sono 350 mila quelli che giocano d’azzardo, legalmente e illegalmente, in maniera problematica come documenta l’ultimo rapporto di Libera “Azzardomafie”. La regione è la quarta in Italia, dove il numero totale dei giocatori è di 18 milioni e quasi 3 milioni è la somma di quelli patologici e più a rischio. In Italia sono stati scommessi lo scorso anno 157 miliardi. Nel Lazio più di 16, a Roma 8. Numeri in aumento. Le slot machine in regione sono più 20 mila, le videolottery più di 5 mila, concentrate soprattutto nelle zone ad alta deprivazione sociale. Dove la fragilità diventa profitto, le mafie fiutano l’affare. Più aumenta la liberalizzazione del gioco d’azzardo, sostiene Libera, più aumentano gli affari della criminalità, che obbliga gli esercenti a mettere le slot, estorce o presta a usura il denaro, manomette gli apparecchi. A Roma i clan sono 24, mafie italiane e straniere.






