mercoledì, Novembre 12, 2025

Santa Severa, il futuro del castello divide ancora: i Moderati chiedono una convenzione “più equa” tra Comune e Regione Lazio

A quasi tre settimane dal consiglio comunale in cui si è discusso della nuova convenzione tra Comune e Regione Lazio per la gestione del Castello di Santa Severa, la questione resta aperta e continua ad alimentare il dibattito politico e cittadino. A tornare sull’argomento sono l’assessore alla Cultura Gino Vinaccia, i consiglieri Alessio Manuelli e Alessio Rosa, insieme al gruppo civico Moderati per Santa Marinella e Santa Severa, che chiedono maggiore attenzione agli interessi della comunità locale e una revisione profonda dei punti chiave dell’accordo. «Abbiamo pubblicamente espresso la nostra posizione – spiegano i rappresentanti dei Moderati – sia durante gli incontri con il comitato cittadino per la difesa del castello, sia in sede istituzionale. Fin da subito abbiamo ritenuto necessario rivedere lo schema di convenzione proposto dalla Regione, attraverso Lazio Crea, perché su alcune questioni fondamentali non rispecchia il ruolo e le prerogative del Comune». Al centro delle perplessità ci sono la gestione degli spazi museali e la biglietteria, due elementi ritenuti strettamente connessi e determinanti per la vitalità del complesso monumentale. «La proposta regionale di ridurre l’area museale – spiegano – non tiene conto del valore identitario che il castello rappresenta per la città. Si rischia di snaturare il legame tra la comunità e un bene che da oltre 1.200 anni è protagonista della vita economica, sociale e culturale del territorio». Secondo i Moderati, anche la gestione della biglietteria, delle visite guidate e dei laboratori deve restare in capo al Comune, che potrebbe affidarla alla Santa Marinella Servizi, garantendo così una gestione più vicina ai cittadini e alle realtà locali. «Il castello non è solo un contenitore di reperti archeologici, ma un luogo vivo – sottolineano – che deve continuare a ospitare attività culturali, incontri, conferenze e laboratori. Elementi che ne fanno un motore identitario e partecipato, non una semplice attrazione turistica da gestire a distanza». Sul piano politico, il gruppo civico esprime pieno sostegno al lavoro della Commissione Cultura, che ha elaborato una proposta alternativa di convenzione capace, secondo i Moderati, di «tenere insieme le esigenze del Comune, le istanze dei cittadini e quelle del gestore». «Si tratta – concludono – di un testo ammissibile e congruente, in grado di garantire una gestione equilibrata e condivisa, che preservi la funzione culturale e sociale del Castello di Santa Severa senza tradirne la storia e le radici». Il confronto con la Regione resta dunque aperto, ma dal fronte civico arriva un messaggio chiaro: il castello deve restare un bene pubblico vivo e legato alla sua comunità, non un monumento “concesso”, ma un simbolo da valorizzare con visione e partecipazione.

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