All’indomani dello sgombero di via Edo Giugliuoli a Cinecittà, un gruppo di famiglie, che occupano attualmente la struttura 8 marzo che verrà sgomberata perché pericolante, è in presidio davanti al Dipartimento delle politiche abitative di Roma Capitale. Chiedono un piano Casa operativo ed efficace. Ieri nell’operazione delle forze dell’ordine sono stati sequestrati e liberati 11 appartamenti occupati. La settimana scorsa erano state sgomberate altri otto abitazioni nella stessa via. Ma – c’è un rischio di bollare tutti come criminali – tuona l’Unione inquilini, che ha preso in carico 8 famiglie che ieri non hanno accettato le soluzioni proposte dalla sala operativa sociale perché non volevano dividersi. Sarebbero state assegnate a una casa famiglia le donne con i bambini e a un alloggio temporaneo in un dormitorio gli uomini. “Non tutti sono criminali” e vanno sostenuti – dichiara Silvia Paoluzzi dell’Unione inquilini. L’assessore alle politiche abitative di Roma, Capitale Tobia Zevi stima il fabbisogno di case popolari della città a circa 20mila case popolari in dieci anni. Attualmente l’amministrazione ne ha comperate tra le 1500 e le 2000 investendo già 500 milioni di euro, fa sapere l’assessore che ha accolto una delegazione dell’Unione inquilini con gli abitanti occupanti della struttura 8 marzo. si cerca di scongiurare il prossimo sgombero.






