lunedì, Novembre 17, 2025

Dossier Orlandi: il mistero delle pagine sparite

Mancano ancora tasselli fondamentali nel complesso mosaico della scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta il 22 giugno 1983. Dopo il ritrovamento dei fascicoli vuoti all’interno dell’Archivio Centrale dello Stato, ora emerge un nuovo elemento che alimenta dubbi e interrogativi: la presunta assenza di quattro pagine nel report redatto dagli agenti dei servizi segreti che, all’epoca, avrebbero pedinato lo zio della giovane cittadina vaticana nell’ambito delle verifiche avviate parallelamente alle indagini ufficiali. Secondo quanto trapelato, il documento – parte di una relazione più ampia realizzata da un nucleo operativo incaricato di seguire piste ritenute sensibili – risulta incompleto, con un vuoto proprio nel passaggio in cui gli agenti riportavano le attività di sorveglianza effettuate sul familiare della ragazza. Un’assenza che incuriosisce gli investigatori e che, secondo alcuni esperti archivisti, potrebbe non essere frutto di un semplice errore di catalogazione. Il report, infatti, costituiva un tassello delicato dell’inchiesta parallela portata avanti dai servizi, un’attività rimasta per anni nell’ombra e su cui solo di recente si è iniziato a fare luce grazie alla digitalizzazione e al riordino di documenti custoditi nelle teche dello Stato. Le pagine mancanti – quelle in cui gli agenti avrebbero descritto spostamenti, contatti e verifiche compiute sullo zio – potrebbero contenere, secondo fonti ben informate, dettagli sensibili su piste considerate all’epoca potenzialmente rilevanti, ma mai emerse nei verbali giudiziari. L’assenza del materiale, peraltro, si aggiunge al caso dei fascicoli risultati inspiegabilmente vuoti, una circostanza che ha già provocato reazioni da parte di giuristi, storici e associazioni che da anni chiedono piena trasparenza sugli atti relativi al caso Orlandi. Una vicenda che continua a sollevare dubbi su ciò che davvero fu raccolto, analizzato o – come sembra ora possibile ipotizzare – trattenuto o sottratto nel corso dei decenni. Gli uffici competenti stanno ora verificando se le quattro pagine mancanti possano essere state collocate in altri fascicoli, disperse in archivi differenti o effettivamente rimosse in un secondo momento. Intanto, la scoperta apre un nuovo fronte in una delle vicende più intricate e controverse della storia italiana contemporanea, mentre la famiglia Orlandi e l’opinione pubblica tornano a chiedere di “riempire quel vuoto” che, dopo oltre quarant’anni, continua a pesare come un’ombra sulla ricerca della verità.

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