mercoledì, Novembre 19, 2025

Ex Ilva: sindacati, rottura del tavolo con il Governo e sciopero da oggi

“Abbiamo rotto, abbiamo dichiarato 24 ore di sciopero a partire da domani, con assemblee. Perché i nostri dubbi sono diventate certezze. È un disastro”. Cosi il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, al termine dell’incontro sull’ex Ilva a Palazzo Chigi, riferendo la decisione dei sindacati e sostenendo che “il piano porta alla chiusura dell’ex Ilva. È mancato il senso di responsabilità delle istituzioni e del governo”. “Il piano che ci avevano presentato è un piano che va a ridimensionare tutte le attività”, spiega Ferdinando Uliano, numero uno della Fim Cisl, all’uscita da Palazzo Chigi. “Ferma tutte le aree a freddo e questo per noi è inaccettabile poiché ha riflessi su tutti gli stabilimenti, non solo su Taranto. Abbiamo chiesto e ribadito di ritirare questa posizione perché ci sembra la prospettiva di chiudere lo stabilimento per poi metterlo a disposizione di eventuali, possibili, potenziali acquirenti che per noi non ci sono. Questo è per noi inaccettabile. Già da domani faremo assemblee e dichiarazioni di sciopero di 24 ore in tutti gli stabilimenti. Il Governo ci ha poi informato che il piano industriale discusso e condiviso a Iuglio, di fatto nel bando non c’è piu’. C’è un ridimensionamento totale. Andiamo con questa posizione di scontro e chiediamo ai lavoratori di partecipare per far cambiare idea al Governo. Non c’è nulla. Neanche un disegno diverso. Abbiamo ribadito la necessità al Governo di farsi impresa. Si pensa tanto al militare ma chiudono le industrie civili nel nostro Paese”. Anche Usb denuncia che “il governo ha confermato integralmente il piano già presentato”, giudicato “irricevibile perché fondato sulla riduzione della produzione, sulla fermata degli impianti e sulla gestione del declino attraverso la cassa integrazione”. L’unica novità è un pacchetto di formazione da 93mila ore per 1.550 lavoratori, ritenuto “utile solo a coprire l’assenza di attività produttive”. Usb riferisce che il management ha confermato lo stop anche agli impianti del Nord, “smentendo la narrativa della manutenzione temporanea” e certificando una riduzione del perimetro produttivo: “Migliaia di persone non lavoreranno, punto”. Usb chiede misure straordinarie per lavoratori diretti, appalto e Ilva in AS e ribadisce: “Non avalleremo alcun percorso di smantellamento. Serve intervento pubblico immediato e un vero piano industriale”. Nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi fra Governo e organizzazioni sindacali sull’ex Ilva, l’Esecutivo ha chiarito che “non ci sarà un’estensione ulteriore della Cassa integrazione, accogliendo così la principale richiesta avanzata dagli stessi sindacati nel corso del precedente tavolo”. Lo riferisce Palazzo Chigi in una nota. In alternativa, viene spiegato, “saranno individuati adeguati percorsi di formazione in favore dei lavoratori, anche per coloro già in Cassa integrazione. La formazione servirà a far acquisire ai lavoratori le competenze necessarie alla lavorazione dell’acciaio prodotto con le nuove tecnologie green”. Il Governo ha confermato, inoltre, “piena volontà di concentrare le risorse sulla manutenzione degli impianti per mettere in sicurezza i lavoratori e in prospettiva aumentare la capacità produttiva”. L’Esecutivo ha fatto il punto sullo stato delle trattative per la vendita del Gruppo e “ha manifestato la propria disponibilità a tenere aperto il confronto”, si legge in una nota di Palazzo Chigi. La riunione è stata presieduta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e per il Governo hanno partecipato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, il Ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e per il Pnrr, Tommaso Foti, e il Consigliere per i rapporti con le parti sociali, Stefano Caldoro. Da remoto hanno preso parte anche rappresentanti delle Regioni Puglia, Liguria e Piemonte. Per i sindacati, erano presenti i rappresentanti di Fiom Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, Ugl metalmeccanici, Usb e Federmanager. Hanno partecipato all’incontro, inoltre, i rappresentanti di Invitalia, i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia e i commissari straordinari del Gruppo Ilva.

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