Non una presentazione come le altre, ma il racconto di un progetto che, se realizzato pienamente, potrebbe cambiare il modo in cui il mondo guarda all’Etruria. E, soprattutto, un esempio concreto di come dovrebbero essere affrontate le iniziative che riguardano un territorio ampio e profondamente interconnesso come quello etrusco. La presentazione del “Cammino degli Etruschi” è stata questo: un momento storico in cui dodici Comuni dell’Etruria hanno scelto di riconoscersi in un’unica identità. Una decisione che, per una volta davvero, ha lasciato da parte il tradizionale campanilismo che spesso frena la crescita condivisa. I sindaci, gli amministratori e i rappresentanti dei vari territori hanno lavorato fianco a fianco per dare forma a un progetto sovracomunale, pensato non per portare benefici a una singola realtà, ma per valorizzare l’intera area etrusca. Il “Cammino degli Etruschi” promette di diventare un filo conduttore culturale, ambientale e turistico capace di unire luoghi, storie e comunità. E allo stesso tempo rappresenta un modello di cooperazione amministrativa che potrebbe essere replicato in molte altre parti d’Italia. Se il progetto arriverà davvero in porto, come tutti auspicano, non solo offrirà una nuova forma di turismo esperienziale e sostenibile, ma contribuirà a restituire all’Etruria la centralità che merita nella narrazione storica e culturale del Paese. Un passo avanti importante, nato dal dialogo e dalla volontà condivisa di guardare al futuro con una visione comune.






